Classe multietnica del 'Copernico' chiamata al Quirinale per esibirsi all'avvio dell'anno scolastico

La classe 5^A che sarà invitata al Quirinale per l'apertura dell'anno scolastico 2014/2015

Lo scambio tra culture come un valore aggiunto, il modo migliore per conoscersi e accettarsi per come siamo. In pratica è questa la summa di tre anni di lavoro compiuto dalla professoressa Enza Di Marco sui ragazzi della ex 5^A dell'istituto comprensivo 'Nicolò Copernico' di Santa Croce sull'Arno.

Il riconoscimento più grande arriva dall'invito da parte della Presidenza della Repubblica: i ragazzi andranno a rappresentare dei canti della tradizione popolare italiana, araba e albanese per l'inaugurazione dell'anno scolastico in programma per il 22 settembre, all'interno del cortile del Quirinale.

Il percorso interculturale nasce tre anni fa: sperimentare con i 26 ragazzi è stato necessario, dato che 11 alunni erano non italofoni e provenienti da Pakistan, Albania, Marocco e Senegal. "Una situazione difficile, in cui non potevo non far niente - ha spiegato la prof -, ma la collaborazione e la cooperazione è stata il punto forte di questi anni".

Il progetto - Nel primo dei tre anni in cui si è nato il progetto è stato quasi naturale scambiare le conoscenze dei ragazzi, soprattutto al ritorno dalle vacanze di chi è tornato al paese d'origine. Tutti, italiani e non, raccontavano i suoni, i colori, le immagini della propria terra. Ha partecipato alla stesura del percorso anche l'associazione Arturo, da sempre legata ai temi dell'integrazione. Alla fine di questo percorso è stato finanziato un libro, che è stato letto anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Le chiamate dal Quirinale - L'iniziativa dev'essere piaciuta al capo dello stato, tanto che una delegazione della 5^A è stata invitata per l'inizio dell'anno scolastico 2012/2013 assieme a degli accompagnatori. L'invito sarebbe stato rinnovato per gli anni successivi fino ad oggi, in cui saranno proprio loro al centro della scena.

I frutti del progetto - Oltre a un valore simbolico di indubbio valore, come l'amicizia tra popoli e una nuova generazione formata all'ascolto e alla comprensione reciproca, il progetto interculturale ha avuto anche un valore materiale. Durante la quarta elementare, i ragazzi hanno rappresentato su 11 pannelli le varie città natali dei propri compagni. La vendita di questi quadri a delle associazioni ha reso possibile l'acquisto di una nuova lavagna multimediale.

I bambini e 'Vincanto' - Per l'ultimo anno di permanenza all'istituto 'Copernico' il progetto ha coinvolto il collettivo musicale 'Vincanto' di San Miniato, formato da Ilaria Savini, Alessandro Cei e Simone Faraoni. I tre musici vengono interpellati per dodici lezioni di un'ora a settimana nelle quali i bambini imparavano canti delle tradizioni dei propri paesi. La ninna nanna pakistana in lingua urdu è stata accostata a dei canti in arabo, come pure dei canti popolari italiani a un canto di finanzamento in arbereshe (l'antico albanese).

"Questo per capire che nonostante proveniamo da mondi lontanissimi, la musica e la cultura ci unisce", ha sottolineato Di Marco. Il progetto è stato finanziato per buona parte dalla Banca di Cambiano e per il restante importo dai genitori dei bambini.

Arriviamo così a oggi. I bambini hanno appena cominciato la scuola media ma subito saranno richiamati per quattro giorni a Roma. I preparativi per l'esibizione, anche se di pochi minuti, richiedono tempo. Gli alunni si esibiranno in diretta nazionale, assieme ad altre cinque classi, con l'orchestra sinfonica nazionale della Rai. Un grande orgoglio per genitori, bambini e insegnanti. E sopratutto un bel colpo all'ignoranza e al razzismo.

Elia Billero

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