
Oggi pomeriggio si è svolto l’incontro che, come FIT-CISL, avevamo richiesto al fine di analizzare i problemi organizzativi del trasporto pubblico urbano fiorentino. Sono intervenuti: la Provincia di Firenze, il Comune di Firenze, Ataf Gestioni Srl e le altre sigle sindacali.
La nostra Segreteria FIT-CISL ha presentato un documento di cinque pagine, nel quale si analizzano le criticità della gestione attuale del servizio, strutturato su tempi di percorrenza rigidi e precisi, e ha proposto una revisione del sistema organizzativo al fine di renderlo moderno e flessibile, in particolare sulle linee forti. L’obiettivo della FIT-CISL è duplice: un servizio davvero qualitativo per l’utenza, caratterizzato da meno corse saltate e da una maggiore efficienza; migliori condizioni di lavoro per il personale, il quale ha enormi responsabilità guidando un mezzo pesante con persone in piedi, che non sia il “parafulmine” delle lamentele dei passeggeri.
Per noi della FIT-CISL la città di Firenze, nella sua fase di ammodernamento, merita un servizio pubblico all’altezza, che la proietti da subito ai livelli europei. L’impianto del servizio attuale è obsoleto, con un impianto di percorrenze prestabilite a tavolino che era funzionale negli anni novanta. Gli Enti Locali non possono perdere quest’occasione per il salto di qualità che i cittadini chiedono, nell’attesa del completamento della tranvia. In tal proposito abbiamo chiesto anche l’avvio veloce del confronto per il personale che da Ataf Gestioni dovrà confluire nell’azienda che gestirà le nuove linee tranviarie. Come FIT-CISL riteniamo che, in questo percorso di revisione del TPL, debba essere coinvolta presto anche la Regione Toscana, nuovo Ente concedente dopo l’aggiudicazione della gara.
Fonte: Ufficio Stampa
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