Sabato al palaEstra la manifestazione conclusiva della Cgil su pensioni e fisco

Viviamo in un periodo del nostro Paese caratterizzato da sette lunghi anni di crisi che hanno determinato una situazione drammatica: dalla disoccupazione, quasi al 13%, con ben oltre il 42% di giovani inoccupati, ai numeri da brivido delle ore di cassa integrazione, per non parlare della messa a rischio del nostro sistema produttivo con la perdita del 25% delle imprese manifatturiere e dei servizi, del calo vertiginoso dei consumi, del continuo impoverimento di milioni di persone, dello spettro della recessione e della deflazione.

A tutto ciò si aggiunge la preoccupazione per i venti di guerra. I quattro grandi conflitti – Ucraina, Iraq, Siria, Israele e Palestina - rappresentano l'incapacità della comunità internazionale a negoziare la Pace attraverso un'opera di mediazione che permetta la soluzione delle controversie e la costruzione di una prospettiva di sviluppo dei popoli capace di bloccare i grandi esodi dei diseredati, come ormai siamo abituati a vedere nelle nostre coste meridionali.

Su queste questioni bisogna alzare la voce! E lo dobbiamo fare ora! Occorre non dimenticare che l'Italia, così come la CGIL, ripudia la guerra. Bisogna alzare la voce nei confronti dell'Europa e delle Nazioni Unite e bisogna alzarla nei confronti del Governo, incalzandolo perché proceda con più speditezza per rendere giustizia ai tanti per i torti subiti.

I fattori che bloccano il Paese sono molteplici, per questo CGIL, CISL e UIL hanno elaborato una proposta di riforma della Pubblica Amministrazione. A partire dal ripristino della contrattazione. Ed hanno indicato la necessità di ammortizzatori universali e di politiche attive del lavoro.

Un cambiamento vero del nostro Paese deve riguardare la legge sulle pensioni che ha determinato non solo ingiustizie per lavoratori e lavoratrici e penalizzazione dei pensionati, ma soprattutto un blocco del mercato del lavoro e l'assenza di un futuro previdenziale per i giovani.

Inoltre riteniamo che senza affrontare il nodo dell'evasione fiscale sia impossibile determinare la necessaria riduzione della tassazione sul lavoro e sulle pensioni, oltre a fare giustizia fiscale.

In ragione di tutto questo è stato deciso di avviare una forte iniziativa unitaria nel Paese proprio sui temi della PREVIDENZA e del FISCO, attraverso ASSEMBLEE di lavoratori e pensionati al termine delle quali, raccolte le valutazioni espresse, verrà varata la piattaforma definitiva CGIL, CISL e UIL da presentare al Governo con la richiesta di apertura del confronto. Ma se non ci sarà, saremo pronti a sostenerla con la mobilitazione!

Fonte: Cgil - ufficio stampa

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