
Un 20enne cinese è stato arrestato dai carabinieri di Empoli con l’accusa di violenza sessuale. Il giovane, Y.L. è indagato per essere stato autore di due violenze sessuali effettuate su altrettante connazionali. I casi risalirebbero al 22 agosto e allo scorso venerdì, 12 settembre. In entrambi casi le vittime sono ventenni. I militari, secondo una nota della Compagnia di Empoli, avevano già individuato il giovane in occasione del primo abuso, chiedendo all’autorità giudiziaria il via libera a una idonea misura cautelare, tuttora pendente. Il secondo ed ultimo caso, nel quale si è riscontrata ancora una volta la sua responsabilità penale, ha indotto i miliari di Empoli a mettere il cinese in stato di fermo. Il giovane viene descritto come un insospettabile, con la classica parvenza a 'bravo ragazzo', incensurato e da anni residente in Valdelsa.
Il violentatore avrebbe utilizzato il sistema Wechat per fingendosi una donna e inserendo annunci di lavoro per barista, con impiego a Empoli. Gli appuntamenti venivano fissati alla stazione ferroviaria dicendo che sarebbe venuto a prenderle il fratello della persona che aveva messo l’inserzione. In quel modo Y.L. si poteva presentare e portare le ragazze in zone appartate, costringendole con percosse e minacce, a subire atti sessuali completi. I luoghi scelti erano via Donatello e via Sanzio.
Un tatuaggio a forma di cuore sul lato sinistro del collo è stato un particolare che, notato dalle ragazze, ha permesso di identificare lo stupratore. Il cinese, sottoposto a fermo di indiziato di delitto, è in carcere a Sollicciano, dove attenderà l’udienza di convalida dinanzi al GIP del Tribunale di Firenze.
La prima vittima è una 25enne residente a Milano, la seconda ha 24 anni ed è di Reggio Emilia. Entrambe le vittime della violenza, ha spiegato il capitano Giuseppe Pontillo in una conferenza stampa, sono state accompagnate a piedi dal proprio aggressore nel luogo in cui ha consumato violenza. Entrambe sono state accompagnate dal 118 al pronto soccorso, dove è scattata la procedura del 'codice rosa'. Nel secondo caso sono state riscontrate anche lesioni guaribili in 25 giorni: in quel frangente fu la polizia a essere informata dei fatti, poi il materiale investigativo è stato passato ai carabinieri proprio perché stavano già indagando su quel giovane, raggiunto dai militari nel pomeriggio di sabato 13 settembre.
I carabinieri pensano che i casi di violenza messi a segno dal giovane si fermerebbero a questi, ma non escludono altre situazioni e, per questo, invitano eventuali ragazze vittima di tali aggressioni a presentarsi in Compagnia.
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