
Un 71enne di Vinci non potrà avvicinarsi a una barista 32enne di San Miniato perché accusato di atti persecutori. Il provvedimento è stato notificato ieri mattina, giovedì 11 settembre, dai carabinieri ed emesso dal Gip di Firenze.
La vicenda ha inizio a giugno quando la barista, che lavora in un bar vinciano, ha denunciato ai carabinieri il fatto che quasi tutti i giorni qualcuno le lasciasse dei bigliettini scritti a mano con richieste di appuntamenti a sfondo sessuale. La donna aveva precisato ai militari che questi bigliettini li trovava sempre quando, finito il turno al bar, andava a riprendere la sua macchina: infatti venivano sempre lasciati sulla portiera lato guida.
Le indagini immediate, condotte dai militari di Vinci, hanno consentito di accertare che altre due donne, frequentatrici dello stesso bar, era state oggetto di analoghe molestie, sempre per mezzo di bigliettini manoscritti.
Da lì i militari hanno avviato numerosi passaggi e mirati servizi nelle vicinanze del bar, dove il 71enne disseminava bigliettini sulle auto delle donne, senza però riuscire a coglierlo in flagranza.
La svolta della vicenda è avvenuta lo scorso 8 agosto, quando la barista, uscita per un momento dal bar a verificare alcuni suoi sospetti, nota l'anziano cliente chinarsi vicino alla portiera della sua macchina. In un attimo, con fredda lucidità, ha preso il suo telefonino scattando alcune fotografie, riconoscendo l'uomo.
Ai carabinieri poi il compito dell’identificazione certa dell’anziano che veniva denunciato in stato di libertà per 'atti persecutori' alla Procura della Repubblica di Firenze, venendo chiesta la misura del divieto di avvicinamento, oltre a una perquisizione.
Da questa sono emerse ulteriori prove a suo carico, come oggettistica pornografica e bigliettini già pronti per essere recapitati.
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