Oltre 500 persone per festeggiare Beata Giulia in processione. Don Amati: "Dimostratevi cristiani, con i fatti"

La processione per Beata Giulia a Certaldo, 7 settembre 2014 (foto gonews.it)

Oltre 500 persone alla processione e altrettante in piazza Boccaccio a Certaldo per i festeggiamenti di Beata Giulia Della Rena da Certaldo, oggi, domenica 7 settembre. Un fiume di persone ha seguito l’evento nella parte alta del paese in San Jacopo e Filippo per poi dirigersi nella chiesa di San Tommaso in Prospero nella parte bassa, dove ad attendere l’arrivo della processione c’erano centinaia di persone con un paese in mobilitazione generale, come per la Madonna di Fatima che giunse in elicottero. Sbandieratori della Repubblica Fiorentina, i figuranti dell’associazione Elitropia, i cavalieri di Beata Giulia, le campane itinerante del gruppo De Santis Corinaldi Cingoli di Macerata, oltre alla presenza del vescovo di Volterra, Alberto Silvani, gli ospiti di una giornata che ha risvegliato nella comunità certaldese la fede e la preghiera nella Beata Giulia, che decise di vivere in solitudine in una cella, regalando fiori a chi le portasse qualcosa da mangiare.

La giornata è cominciato alle 10 del mattino fra sante messe e vespri fin quando alle 17.30 è cominciata la processione per le vie del borgo alto.

La Beata è custodita nella chiesa di San Jacopo e Filippo a seguito di un restauro maturato negli scorsi anni. Un serpentone dove ha partecipato anche il Comune di Certaldo, con il sindaco Giacomo Cucini, l’assessore alla comunicazione Francesca Pinochi e Clara Conforti, assessore alla cooperazione, oltre alla presenza del comandante della polizia municipale Massimo Luschi. Presente la polizia municipale e la Prociv Arci, assieme ai carabinieri a regolamentare il traffico.

Don Piefrancesco Amati, prima di far scattare la processione, si è rivolto così ai fedeli: “Abbiate la grazia di conservare intatta la fede cattolica nel cuore e dimostratevi sinceramente cristiani, non solo a parole ma anche con i fatti”. Dopo che la processione, seguita da decine di cittadini e turisti, si è snodata nel borgo alto, decorato con le immagini di Beata Giulia, il corteo è sceso da via del Castello verso piazza Boccaccio, dove ad aspettare l’arrivo si è raccolta una folla di persone che in semicerchio ha assistito allo spettacolo degli sbandieratori della Repubblica Fiorentina che hanno strappato decine di applausi. Poi la santa messa in San Tommaso di fronte a centinaia di persone e alla sera le campane di Macerata hanno suonato, tutte realizzate rigorosamente a mano e ciascuna con una novella di De Andrè.  Per chiudere con i fuochi d’artificio nella notte.

Giacomo Bertelli

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