Costa Concordia, l'associazione Memoriale: "Le piattaforme fondali per la rimozione restino dove sono"

La Costa Concordia (foto gonews.it)

La preservazione delle strutture sommerse utilizzate nell'opera di raddrizzamento del relitto della "Costa Concordia" sui fondali dell'Isola del Giglio dove avvenne il naufragio è il primo obiettivo dell'Associazione Nazionale Memoriale della Concordia. L'associazione è nata a Ravenna da un gruppo di sommozzatori professionisti, "per incoraggiare un movimento di opinione favorevole a questo scopo. Le strutture interessate - spiega l'associazione in una nota riferendosi alle piattaforme - rappresentano la testimonianza storica e la memoria concreta ai posteri dell'accaduto, dell'immane impegno industriale che fu necessario per la rimozione del relitto e del colossale impegno dell'uomo in un'opera che non ha eguali nel mondo e nella storia dell'umanità".

"Vogliamo pertanto che a partire dai nostri tempi e anche nel futuro, subacquei e tecnici di tutto il mondo, possano disporre di tali strutture per effettuare sopralluoghi sul campo sia per motivi di conoscenza e rispetto per la memoria, sia turistici, sia scientifici, come avviene per tutti i relitti del mondo, che da sempre hanno interessato ed interessano gli appassionati di mare sia per sport che per professione".

"Lavoriamo insomma - conclude il comunicato - perché il 'Memoriale della Concordia' diventi un polo di attrazione per le immersioni e per le attività delle scuole subacquee e dei club sportivi di tutto il mondo in ricordo di una tragedia del mare che ha segnato la storia della navigazione e dell'ingegneria subacquea in Italia e nel mondo".

Fonte: Ufficio Stampa

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