Osservatorio economico Confesercenti, report 2007 - 2013. Boom del commercio elettronico, tiene la ristorazione ma delude l'abbigliamento

La presentazione del report dell'osservatorio economico di Confesercenti Empolese Valdelsa 2007 - 2013


E’ stato presentato giovedì 31 luglio, nell'ambito di una conferenza Stampa, il Report Congiunturale del I Trimestre 2014 con le Previsioni al 30 settembre 2014 elaborato dall’Osservatorio Economico Confesercenti Firenze. Hanno partecipato alla conferenza stampa, che si è svolta presso la sede Confesercenti Empoli, Enzo Nigi Presidente Confesercenti Empolese Valdelsa, Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti e Lapo Cantini Responsabile Generale Empolese Valdelsa. Prima di passare ai numeri quali sono i settori che tengono e quelli che invece hanno sofferto maggiormente la crisi. L’analisi riguarda gli anni che vanno dal 2007 al 2013 e per quanto riguarda la libera concorrenza si focalizzano soprattutto sulla ristorazione e la ‘sfida’ agli outlet.

Sul primo aspetto la chiusura di attività storiche di ristorazione per far spazio a catene più grandi, secondo Confesercenti, è un dato da valutare attentamente, dai mille risvolti. Battaglia aperta invece sugli outlet dove vige un regime di clima torbido, con una concorrenza che Enzo Nigi, presidente Confesercenti Empolese Valdelsa, non si risparmia nel definire ‘sleale’. Lo svuotamento dei centri storici, con le attività di lunga data, è una reazione a catena anche epr gli altri esercenti, a cominciare dai bar. Un traino che si spezza e crea notevoli problemi, “senza contare che anche i centri commerciali sono troppo numerosi” prosegue Nigi. Da segnalare fra le note positive lo sviluppo del commercio elettronico, il cibo low cost e anche il tabacco fa la parte del leone con la sigaretta elettronica. Così se da un lato il settore dell’alimentare e della ristorazione riesce a contenere una crisi, maggiore in Valdelsa piuttosto che nell’Empolese, con i dati assoluti comparati a quelli provinciali che vedono ancora un territorio tenere complessivamente in maniera ‘sufficiente’ alla crisi che morde, dall’altro la moda e l’abbigliamento pagano stagioni meteo pazze e come già detto la concorrenza degli outlet e centri commerciali. Dai dati presentati risulta evidente che, nell’Empolese Valdelsa, negli ultimi cinque anni di crisi, dal 2009 al 2013, il saldo delle imprese del commercio al dettaglio in sede fissa registra una flessione di 65 unità (-4,40%), mentre le imprese della somministrazione aumentano di 110 unità (+18,30%). La perdita del commercio è concentrata, soprattutto, in alcune categorie: alimentari, macellerie, ferramenta, mobili e abbigliamento. Il settore della somministrazione mostra una crescita decisa della ristorazione, una crescita equamente determinata da imprese caratterizzate da semplici aspettative e da imprese strutturate su complessi progetti imprenditoriali. Analizzando il fatturato delle imprese tra gli anni 2007/2013 è evidente che le imprese, dell’Empolese Valdelsa, mostrano una flessione del fatturato (-11,88%) più contenuta rispetto all’intera Provincia di Firenze (-16,18). Il trend del Primo Trimestre 2014 ci mostra che, non per tutti, ma almeno temporaneamente l’emorragia è finita; i fattori chiave, che hanno determinato questo risultato, sono: le performance negative precedenti del dato base, la tenuta del settore moda per il buon andamento dei saldi invernali e il risultato in positivo (sia pure a valori modesti) del settore turismo. Anche, per quanto riguarda le previsioni al 30 settembre si può affermare che la “discesa in verticale” pare, momentaneamente, finita.  “Ci troviamo davanti ad un’economia ferma, si vedono spiragli solo in quei settori dove si riesce ad attingere ai turisti; - ha concluso Enzo Nigi – proprio per questo motivo è compito di ognuno di noi, potenziare l’impegno per intercettare i flussi turistici. E’ necessario investire sui centri storici, è compito di tutti contribuire alla sopravvivenza dei nostri centri”.

Presentazione

Report

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