
Il brivido è quello che accompagna il primo giorno di scuola. I dubbi, le incertezze, le domande naturali di fronte a una novità così impegnativa, ma sarà proprio questa sensazione di “sospensione” a rendere più dolce il ricordo quando il rumore della macchina organizzativa si sarà placato, e resterà la dolce soddisfazione per il buon lavoro svolto. Tirar su in appena due mesi, solo a Maggio infatti si è saputo che il Future di La Spezia non si sarebbe disputato, un torneo internazionale con tutti i crismi richiesti dall’International Tennis Federation è una scommessa ardita, ma verso cui il direttore del primo Torneo Future ITF “Città di Pontedera” – Banca Sistema Gabriele Coletti non si è mai tirato indietro. Abbiamo raggiunto Gabriele durante il secondo giorno di competizioni per alcune impressioni “caldissime”.
Il torneo Future è ufficialmente partito e il Ct Pontedera si è finalmente “aperto al mondo”: quali sono le tue prime sensazioni?
Nonostante qualche piccola incertezza normalissima in questi casi, il torneo è iniziato molto bene e il nostro staff è al lavoro giorno e notte affinché tutto sia perfetto. I giocatori stanno arrivando a Pontedera in questi giorni e tutti fino a questo momento sono rimasti contentissimi dell’accoglienza. Facendo gli scongiuri, dunque, va tutto bene…
Pensandoci a posteriori, credi che accettare di organizzare un torneo internazionale “in corsa” sia stato un rischio troppo eccessivo?
No, perché noi eravamo già preparati e fin dal primo momento in cui abbiamo preso in gestione il circolo c’era la volontà di un progetto così ambizioso. L’esperienza degli ultimi due anni del torneo Open inoltre ci ha aiutato a affinare la nostra organizzazione e quando abbiamo saputo della possibilità di “prendere” la data rimasta vacante, non abbiamo avuto il minimo dubbio in quanto si tratta di una settimana perfetta sia per le nostre esigenze di club che per quelle degli spettatori.
Quali sono gli aspetti organizzativi fondamentali per la buona riuscita di un torneo internazionale?
Sono tanti… In poche parole direi che l’obiettivo è quello di fare in modo che tutte le componenti coinvolte (giocatori, coach, spettatori, staff) stiano bene dentro e fuori dal campo e conservino in futuro un bel ricordo del nostro torneo, con la voglia conseguente di tornare a trovarci.
Parlando del pubblico, già dai primi incontri di qualificazione abbiamo riscontrato un’ottima affluenza. A tuo parere quale sarà la risposta della città di Pontedera in questa settimana?
Sono molto fiducioso, perché Pontedera e tutta la provincia di Pisa sono notoriamente affamate di tennis e tutti gli eventi che abbiamo organizzato in passato, come i tornei Open, sono stati visti da tantissimi spettatori. Il nostro obiettivo quest’anno è di portare anche dei curiosi e persone che vogliono avvicinarsi al nostro sport: per questo abbiamo fatto una massiccia pubblicità in tutta la città, al fine di far conoscere a tutti il nostro evento e far percepire alla cittadinanza la sua portata internazionale.
Passando a un piano prettamente tecnico, che cosa ci aspetta nel tabellone principale?
Mi aspetto un sano e esasperato agonismo, in questo la differenza con il torneo Open è già visibile fin dai primi incontri di qualificazione. Qui nessuno ci tiene a perdere e c’è una voglia enorme di salire nella classifica internazionale anziché di fare una passerella... Spero inoltre che venga alla ribalta qualche giovane italiano, di cui si senta parlare anche in futuro: già nelle qualificazioni ne ho visti alcuni molto interessanti.
Un pronostico sul vincitore…?
La mia speranza da pontederese è che possa farcela il “nostro” Matteo Trevisan: sarebbe davvero un bello spot per la prima edizione del Future. Lo spagnolo Javier Marti è quello dotato delle potenzialità maggiori, ma con l’incognita del lungo stop a causa dell’infortunio al gomito, mentre non escluderei il nome di Daniele Giorgini, dotato di esperienza enorme a questi livelli e reduce da due settimane di forma eccezionale.
Ci avete abituati in questi anni a molte sorprese: che cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro del Ct Pontedera?
Il nostro progetto è arrivato ad un punto importante con l’organizzazione del torneo internazionale, ma non abbiamo intenzione di fermarci. Stiamo valutando se realizzare un terzo campo outdoor in terra rossa e se migliorare l’impianto di illuminazione, due aspetti che sarebbero fondamentali non solo per questo evento, ma per la grande richiesta di tennis che abbiamo in tutto l’arco dell’anno. Per quanto riguarda il torneo, la nostra intenzione è di crescere con il montepremi, e per questo vorrei ringraziare anche l’Amministrazione Comunale che ci ha supportato, ma adesso vogliamo concentrarci su questa edizione affinché tutto vada per il meglio.
Fonte: Ufficio Stampa
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