
E’ stata fissata al 2,5% l’aliquota massima per la Tasi a Scandicci, mentre per le rendite catastali sotto i 200 euro, per le imprese e per gli inquilini la Tassa sui servizi indivisibili è pari a zero. Il Consiglio Comunale nella seduta del 23 luglio 2014 ha approvato i Regolamenti e le aliquote relativi alla fiscalità locale, ovvero Tasi, Imu e Tari raggruppate nella Iuc, ovvero l’Imposta unica comunale. La scadenza per la prima rata della Tasi è il prossimo 16 ottobre, mentre il gettito previsto è di 3 milioni di euro. “Abbiamo scelto di tenere l’aliquota massima al 2,5 per mille, mentre altri Comuni tra cui Firenze hanno optato per il 3,3 per mille - dice il Vicesindaco e assessore al Bilancio Andrea Giorgi – tenuto conto anche delle rendite catastali particolarmente basse del nostro territorio, questa opzione pone Scandicci al 227esimo posto su 277 Comuni toscani per pressione fiscale pro capite. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di semplificare al massimo la vita ai cittadini, già da quest’anno con una campagna di informazione e comunicazione per spiegare le modalità di pagamento, mentre dal prossimo anno direttamente con l’invio dei bollettini precompilati, per far risparmiare alle famiglie l’eventuale consulenza di professionisti”.
Queste nel dettaglio le votazioni del Consiglio sulle diverse delibere in tema di fiscalità locale: il Regolamento comunale di applicazione dell’Imposta municipale propria ha avuto i voti favorevoli del Partito democratico, di Fare Comune, del Movimento 5 Stelle e i voti contrari di Forza Italia e di Alleanza per Scandicci; la Determinazione per le aliquote per l’Imposta municipale propria è stata votata favorevolmente da Pd e Fare Comune ed ha avuto i voti contrari di Fi, Alleanza per Scandicci e M5S; il Regolamento per l’applicazione del Tributo sui Servizi indivisibili e la definizione delle aliquote hanno avuto i voti favorevoli di Pd e Fare Comune e quelli contrari di Fi, Alleanza per Scandicci e M5S; il Regolamento per la Tari, la Tassa sui rifiuti, è stato approvato con i voti favorevoli del Pd e di Ilaria Pecorini di Fare Comune, i voti contrari di Alleanza per Scandicci e Forza Italia e l’astensione del M5S e di Andrea Pacini di Fare Comune.
Di seguito le posizioni dei capigruppo in Consiglio Comunale sul tema della fiscalità locale.
Alessio Babazzi (capogruppo Pd): “Sulla Iuc le scelte dell'amministrazione rispecchiano perfettamente l'equità e la semplicità, che riteniamo essere alla base del rapporto con i cittadini. Per quanto riguarda la normativa non ci sarà nessuna sovrapposizione di imposta fra Tasi e Imu e gli inquilini non subiranno alcun prelievo. Chi non pagava nulla di Imu sulla prima casa, non pagherà neanche la neonata Tasi. Continuiamo inoltre a mantenere le medesime agevolazioni relative all'imposizione sui rifiuti (Tari), estendendole da quest'anno anche alla Tasi. L'aumento dell'Imu ha comunque la virtù di escludere il mondo delle imprese. Nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti erariali subiti negli ultimi anni, confermiamo l'impegno finanziario a sostegno dei soggetti svantaggiati, senza ridurre i servizi alla persona, ma proseguendo invece nella costante riduzione delle spese improduttive. Inoltre l'impegno a inviare dal 2015 i bollettini Tasi precompilati rappresenta un grande sforzo per gli uffici comunali, che però libererà i cittadini da complessi calcoli e perdite di tempo”.
Andrea Pacini (capogruppo Fare Comune): “Tenendo presente il taglio di 1.100.000 euro effettuato dal Governo Centrale e considerando la mancanza di dati inerenti al trasferimento economico del fondo di solidarietà, condividiamo la scelta politica dell’Amministrazione finalizzata alla salvaguardia dei servizi al cittadino su sociale, cultura, educazione, che rappresenta il 43% del Bilancio. L’imposizione fiscale della Iuc – l’Imposta unica comunale – è finalizzata a questo, riteniamo che ciò contribuirà al mantenimento della qualità della vita dei cittadini di Scandicci”.
Valerio Bencini (capogruppo Movimento 5 Stelle): “Abbiamo votato contro perché riteniamo che si vada a colpire i cittadini per i tagli del Governo centrale. In questo momento di crisi per tutti i cittadini è doveroso cercare di ridurre tutte le spese e comprimere tutte le voci di bilancio, cosa che come gruppo non abbiamo potuto verificare in quanto il Bilancio preventivo 2014 è ancora in gestazione, e il Bilancio 2013 è stato da poco reso disponibile sul sito del Comune”.
Erica Franchi (capogruppo Forza Italia) – “Una cosa è certa: la prima casa prima non pagava, adesso paga con la Tasi (2,5 per mille) l'aliquota massima ordinaria; i fondi commerciali, giusto per favorire l'economia, pagheranno l'aliquota massima del 10,6. Non comprendiamo la ‘promozione’ dei sindacati. Noi invece bocciamo le scelte dell'Amministrazione che pensa a dilapidare i budget delle famiglie e dà un altro colpo di grazia all'economia, gravata anche da una Tari molto pesante, e, con l'ok dei sindacati, non tutela i dipendenti del comparto commerciale”.
Leonardo Batistini (capogruppo Alleanza per Scandicci) – “La manovra del Comune di Scandicci è un recupero del taglio di 1,1 milioni di euro effettuato dal Governo Renzi. Questo comporta che solo il 5 percento degli scandiccesi, ovvero quelli che hanno rendite catastali sotto i 200 euro, non pagheranno né Imu né Tasi, tutti gli altri pagheranno la tariffa massima con particolari aumenti per i commercianti che già devono combattere quotidianamente con la crisi. Credo che sarebbe doveroso combattere gli sprechi invece di aumentare le tasse ai cittadini, che pagano sempre. Sottolineo che nella forbice di tariffe minime e massime consentite dallo Stato il Comune di Scandicci ha deciso di adottare l’aliquota massima nel 95% delle abitazioni (prime case comprese) ed esercizi commerciali. Un Comune virtuoso avrebbe invece adottato la tariffa minore per non gravare sui cittadini”.
Fonte: Comune di Scandicci - ufficio stampa
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