
Risultato economico positivo per Publiservizi Spa che, in un anno difficile, chiude il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013 con un utile di 508.095 euro ed un patrimonio netto pari a 61.995.900 euro. I dati sono stati presentati questa mattina, martedì 22 luglio, nel corso dell’assemblea dei soci composta da 35 Comuni delle province di Firenze, Pisa, Pistoia e Siena.
All’ordine del giorno oltre alla presentazione del bilancio 2013 anche la nomina dei nuovi membri del collegio sindacale il cui incarico è giunto a scadenza in concomitanza con l’approvazione del rendiconto dello scorso anno. Sono stati nominati: Stefano Giraldi confermato presidente, sindaci effettivi: Francesco Baldi e Simona Della Bidia, sindaci supplenti: Valentina Vanni e Simone Baronti.
Nonostante il persistere della incerta situazione economico-finanziaria che caratterizza questa fase storica, i valori delle rivalutazioni delle partecipazioni sono sostanzialmente in linea con il precedente bilancio. La politica di neutralizzazione dei rischi già avviata nei passati esercizi si è fatta più precisa e puntuale ed ha portato ad un maggiore accantonamento per fondi a copertura rischi: su garanzie, finanziamenti e crediti, eventi futuri e perdite delle società partecipate per un valore complessivo di 13.161.462 euro.
La riduzione del risultato dell’esercizio 2013 è da attribuirsi all’incremento apportato ai fondi a sostegno delle controllate. Questo rappresenta una chiara testimonianza della solidità di Publiservizi che, anche dopo tali accantonamenti, vanta un patrimonio di 61.995.900 euro. Un importo ragguardevole che si è lievemente ridotto rispetto all’anno precedente solo per effetto della decisione adottata dai soci, nello scorso settembre, di procedere alla distribuzione agli stessi Comuni di riserve per 3.000.000 euro.
L’attuale consiglio di amministrazione, nominato lo scorso 29 ottobre 2013, ha ricevuto dai soci il mandato di definire le linee-guida di un progetto operativo volto al superamento dell’attuale assetto della società, che consenta agli enti locali che ad essa partecipano di conseguire il possesso, diretto o tramite loro partecipate diverse da Publiservizi, delle partecipazioni sociali da quest’ultima possedute e/o delle loro aziende.
In questa ottica, fra l’altro, è stata attuata l’uscita dal settore dei servizi di telecomunicazione prestati a clienti privati, in precedenza forniti attraverso le due controllate: Publicom e Agescom. Dopo la gara pubblica che si è tenuta lo scorso aprile è stato concluso un contratto di affitto del ramo d’azienda, con impegno al suo acquisto, con Elsynet Srl, società specializzata nella telefonia terrestre e nelle connessioni a banda larga. Tale riorganizzazione ha portato al ricollocamento del personale in strutture pubbliche o private con una conseguente ottimizzazione dei costi.
Nel corso del 2014 è stata portata avanti anche la dismissione di altre aziende che non hanno come oggetto la prestazione di servizi pubblici locali, non strumentali all’attività dei soci. In questa prospettiva sarà gestita anche la liquidazione della controllata Publicogen Toscana Srl.
“Il nuovo consiglio di amministrazione - spiega l’amministratore delegato Filippo Sani - si è da subito adoperato per il contenimento della spesa attraverso la riduzione dei costi in particolare per i servizi, e per la positiva risoluzione di contenziosi pregressi pendenti. Inoltre al fine di favorire un più incisivo controllo sulle partecipate che gestiscono servizi pubblici locali ritenuti strategici dai Comuni soci, Publiservizi ha sottoscritto nuovi patti parasociali tra enti pubblici in Acque spa e Toscana Energia spa ed ha dotato Publiambiente di una nuova governance di diretta emanazione. L’azione di questo consiglio di amministrazione sarà sempre orientata verso la riduzione ed il contenimento del numero e dei costi delle partecipate in linea con le direttive e gli obiettivi più volte indicati dall’attuale Governo.”
“Il mandato conferito nel 2013 al consiglio di amministrazione dai soci di Publiservizi – afferma il presidente Lorenzo Stanghellini – è chiaro e impegnativo allo stesso tempo. Riorganizzare una società implica innanzitutto conoscere e stimare ogni dettaglio del suo patrimonio, anche in prospettiva futura. Il nostro compito principale, quali amministratori, è stato quello di definire le partite incerte presenti nel patrimonio sociale, valorizzandole adeguatamente o, quando necessario, prendendo atto con compiutezza della loro già avvenuta svalutazione. Una volta terminato questo lavoro, che il consiglio ha fino ad oggi svolto con grande dedizione, unità e metodo collegiale, potremo guardare con fiducia al futuro”.
- Lorenzo Stanghellini, a sinistra, e Filippo Sani (foto gonews.it)
- Lorenzo Stanghellini (foto gonews.it)
- Filippo Sani (foto gonews.it)
- Da sinistra: Stefano Giraldi, presidente del collegio sindacale, Lorenzo Stanghellini presidente Publiservizi Spa, Filippo Sani amministratore delegato Publiservizi Spa
- L’assemblea dei soci di Publiservizi
- L’assemblea dei soci di Publiservizi
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