La CEAM Control Equipment leader dell'innovativo progetto europeo Innohu. Uno speciale sensore di umidità

Simone Campinoti (foto gonews.it)

Si conferma diamante di innovazione la CEAM Control Equipment srl: nei giorni ha scorsi ha superato eccellentemente un ispezione regionale sul progetto Europeo INNOHU, ricevendo anche grandi complimenti del verificatore, sia per il livello d’innovazione del progetto che per il livello organizzativo e tecnologico dell’azienda che da mesi lavora Top Secret sull’idea.

L’impresa, che dagli anni sessanta opera nella Silicon Valley dell’Empolese Valdelsa, è specializzata nella progettazione e produzione di sensori e sistemi innovativi per il monitoraggio e il controllo di processo. Creati per aziende di Ceramiche e per le vetrerie, i prodotti CEAM Control Equipment si sono ormai diffusi con successo crescente in tutti i settori dell’industria fino ad arrivare alla settore della ricerca, a quello del trattamento dei rifiuti, al settore ospedaliero e dei beni culturali.

Il progetto Europeo INNOHU, nasce da una idea del presidente di CEAM Simone Campinoti.
INNOHU è un progetto di cooperazione transnazionale per Ricerca e Sviluppo, finanziato dalla Regione Toscana con fondi POR FESR 2007-2013 nell’ambito della call europea MANUNET 2012. Sotto il coordinamento di CEAM e con il supporto del Polo di Innovazione per le nanotecnologie NANOXM gestito da ASEV, partecipano ad INNOHU due partners belgi (l’azienda NANO4 ed il Centre de Recherches de l’Industrie Belge de la Céramique) e il Consorzio Nazionale Interuniversitario per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (INSTM), con il Dipartimento di Chimica della Università di Firenze ed il Politecnico di Torino.

Il progetto è innovativo sia per l’oggetto ideato che per la tecnologia che CEAM Control Equipment sta mettendo a punto per realizzarlo.  
L’oggetto è un nuovo sensore innovativo di umidità in grado di operare anche in ambienti molto aggressivi e ad alta temperatura, oltre 150- 200 °C. Condizioni, queste, assolutamente impossibili per i sensori oggi sul mercato, nonostante sia frequente la necessità di eseguire queste misure anche in questi ambienti ostili, come negli innovativi impianti compost oppure anche nella più tradizionale essiccazione delle argille, ma applicazioni dove un sensore resistente potrebbe fare la differenza sono molte di più.
Il micro-sensore è costituito da una miscela speciale di un minerale che si chiama  SEPPIOLITE in genere usato per le lettiere dei gatti, ovviamente opportunamente trattato e mixato con e altri ingredienti anch’essi trattati chimicamente e depositati su un substrato di ceramica alluminosa  sul quale poi realizziamo un reticolo di nanometallo al platino, oro o altri materiali allo studio come il Grafene, poi il resto del lavoro lo fa la parte elettronica e software sempre sviluppata da CEAM.

In parallelo allo sviluppo della nuova tecnologia di misura, CEAM sta sviluppando anche un nuovo metodo di produzione, anche grazie ai vari partner attivi del progetto, tra i quali citiamoil Politecnico di Torino e alcuni centri di ricerca avanzata sui nanomateriali di Mons in Belgio.
Il nuovo metodo porterà ad accorciare i tempi tra l’idea ed il prodotto finito e funzionante e realizzato anche in piccola serie: i sensori saranno stampati con stampanti INK-JET di serie, direttamente sul substrato o su qualsiasi altra superficie, ad esempio un corpo realizzato con una delle 3D printer già in uso da tempo in CEAM.

"Nel corso dello sviluppo del progetto – sottolinea il presidente di CEAM Simone Campinoti – sono mancati gli aneddoti come quello che è accaduto mentre stavamo effettuando dei test, quando  casualmente dopo essere impazziti a capire quello che pensavamo fosse un anomalia, insieme al ricercatore Jean Mark Tulliani del Politecnico di Torino, ci siamo accorti per caso che una delle miscele, oltre ad essere sensibile all’umidità, si è rivelata sensibile anche al CO2: e questa è una bella sorpresa per molte applicazioni sempre ad altissima temperatura che affrontiamo normalmente non senza problemi proprio per la temperatura!
Per un Azienda come noi, che è da sempre è abituata a fare tutto da sola, sia tecnicamente che economicamente, questa è stata veramente una bella esperienza di reale collaborazione tra “cervelli” e istituzioni che per una volta non sono state un freno come spesso accade, ma un vero acceleratore".

L’arrivo sul mercato del prodotto finito ed industrializzato delle preserie nelle prime applicazioni, è previsto entro i primi,  massimo la metà, del 2015.

Fonte: CEAM Control Equipment srl

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