I Cobas lavoro privato scrivono al sindaco Filippeschi: "Si assuma la responsabilità per i lavoratori dell'indotto". 4 le provincie interessate

Le nostre perplessità sulla situazione dell’ Ato Costa Toscana (igiene ambientale)  scaturiscono dalla concreta minaccia di un forte ridimensionamento del personale (non solo tecnico  ma anche amministrativo)  di cui si parlerà nelle prossime assemblee del Ato, con tutti i comuni aderenti a questa associazione . Le quattro  Province interessate, Pisa- Livorno-Lucca-Massa Carrara,  formano con  102 Comuni un azionariato non indifferente,  ma ancor di più un pacchetto di soldi, circa 5 miliardi di euro, prelevati dalle tasche dei cittadini.

Il Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi,  Presidente di Retiambiente, società costituita ma non ancora attiva, si deve assumere pecise responsabilità verso tutti i lavoratori dell’indotto , cioè quelli in subappalto come le aziende AVR, Burchi, Manutencoop, Axis, Arca, che lavorano spesso con contratti sfavorevoli e salari a ribasso. I lavoratori del subappalto, in alcuni casi, arrivano appena a mille euro di stipendio mensile, nonostante spetti a loro il lavoro più impegnativo , come la raccolta "porta a porta". Sono gli addetti al porta a porta che, con il  passar degli anni, potrebbero avere problemi muscolo scheletrici  lavorando con mezzi inadeguati e fatiscenti e con una organizzazione del lavoro logorante.

Se non cambierà la situazione, se non ci saranno certezze per il personale in appalto e subappalto dell’indotto igiene ambientale, i lavoratori delle cooperative rimarranno fuori da questa società  e la loro esclusioe sarà l'anticamera del licenziamento o di nuovi processi di esternalizzazione con inquadramento in contratti piu' sfavorevoli.

Conclusioni

Il Presidente di Retiambiente Marco Filippeschi deve dare una direttiva unica, quella di inglobare (assunzione) tutti i lavoratori produttivi (quelli che fanno veramente il servizio) sia delle municipalizzate  che degli appalti e subappalti, perchè tutti fanno parte della complessa filira dell'igiene ambientale. E' necessaria una sola direttiva che  includa  cooperative o società private che  operano sul territorio pisano.

Se non arriverà questa decisione, centinaia di lavoratori rischiano di restare fuori dalla nuova società pubblico/privata  e gli esclusi saranno proprio coloro che svolgono il lavoro più logorante.

Ai Sindaci e ai Consigli Comunali chiediamo una Commissione di inchiesta sul  servizio porta a porta,  i cui costi sono in crescita (determinando anche un aumento delle tasse) nonostante si risparmi sul costo della forza lavoro.

Ricordiamo che il porta a porta è stato presentato come un risparmio  per la raccolta differenziata dei rifiuti e per  i costi eccessivi.

Alla Prima Commissione Consiliare  del Comune di Pisa   i Cobas chiedono  un'assunzione di responsabilità:  esprimersi a favore di una dotazione organica di Reti ambiente che comprenda tutto il personale in appalto e subappalto, personale indispensabile per la filiera dell'igiene ambientale. Il presidente  di reti ambiente  Marco Filippeschi si faccia carico della assunzione in blocco di tutti i lavoratori dei servizi esternalizzati dell’igiene ambientale .

Cobas Lavoro Privato Pisa

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