
Una boa, un sacco con un paio di pantoloni e un giubbotto salvagente. Sopra a tutti il logo di Costa, ad indicarne con chiara evidenza l'origine. Sono fuoriusciti dalla Concordia ed arrivati nel pomeriggio di ieri sulla spiaggia dell'Arenella, nascosta da un promontorio dietro la scogliera dell'isola del Giglio dove la nave da crociera si è adagiata due anni e mezzo fa ed ora rialzata. Tre oggetti, inattesi, portati dalle onde, tra la sorpresa (la curiosità e qualche timore) dei villeggianti, che subito hanno twittato in rete le immagini. Tre oggetti prontamente recuperati dagli uomini della Titan Micoperi.
Appresa in serata la notizia, la presidente dell'Osservatorio di Costa Concordia, Maria Sargentini, dirigente della Regione Toscana, ha chiesto controlli e verifiche immediate, che saranno effettuati oggi. Qualsiasi rifiuto che fosse fuoriuscito dalla nave dovrà essere rimosso.
Le concomitanze per quel che è successo possono essere varie, ragionano i tecnici. La carcassa della nave si sta rialzando e l'acqua dei ponti fino a ieri sommersi drena all'esterno. C'era anche il mare mosso in questi giorni. Con i venti che si preparavano a girare, da maestrale a scirocco, le panne di protezione tutt'attorno al relitto sono ierinanche in parte state spostate, per evitare che subissero danni, e così nelle barriere attorno al relitto si potrebbe esser creato un varco, magari solo momentaneo.
Poteva accadere. E' accaduto e non per forza è un dramma. Si tratta solo di tre casi al momento. In un isola nel nord dell'Olanda, a Terschelling, con gli oggetti portati dal mare e raccolti sulla loro spiaggia si sono inventati un museo. L'importante adesso per l'Osservatorio è verificare e rimuovere, dall riva e dai fondali, quanto è fuoriuscito dalla nave.
Sversamento di idrocarburi in mare, ora area ripulita
Uno sversamento di idrocarburi si è verificato dalla Concordia ieri sera attorno alle 23. I liquidi sono stati contenuti dalle panne assorbenti e l'area è già stata ripulita. Lo sversamento, sostengono i tecnici, è avvenuto nella zona di centro-poppa della nave, sul lato di dritta e, in ogni caso, si è trattato di uno "sversamento contenuto". "È stato immediatamente attivato il team 'oil spill response' - dice Costa - che, attraverso l'impiego di panne assorbenti ha provveduto a ripulire l'area".
Le panne sono già state sostituite e gli uomini dell'Arpat e dell'Ispra hanno già effettuato dei campionamenti per verificare la qualità delle acque. I tecnici hanno inoltre effettuato una serie di verifiche alla struttura della nave per escludere la possibilità che vi fossero delle falle. I controlli, dice Costa, "non hanno evidenziato alcuna lesione allo scafo e neppure alle flange utilizzati" per lo svuotamento dei serbatoi.
Osservatorio, sversamento non preoccupante
Anche Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per il Monitoraggio Ambientale conferma la fuoriuscita di materiale oleoso, presumibilmente combustibile, che c'è stata ieri sera dal relitto della Costa Concordia. "Sono stata avvisata verso le 21,15 e mi hanno detto che era in corso il sopralluogo e gli interventi necessari - spiega - l'iridescenza, perché più o meno questo dovrebbe essere, si è esaurita e non c'è niente di preoccupante ma ovviamente va presidiato".
Sargentini ha aggiunto che lo sversamento era concentrato nella zona dei cassoni S11 e S12 e "presumibilmente era qualcosa che era rimasto confinato nei ponti - continua - e che è uscito anche a seguito dei movimenti dell'emersione o delle temperature. Sono state verificate le valvole dei cassoni circostanti per essere sicuri che non ci fossero sversamenti da li". E ha concluso: "questa fuoriuscita sta nell'ordine delle cose, man mano che il relitto emerge. Niente di fuori controllo né particolarmente critico e preoccupante. Ovviamente va presidiato".
Nave riemersa di 6,5 metri
È riemersa di 6,5 metri la Concordia e attualmente la linea di galleggiamento si trova di poco sopra la prua della nave, che dovrebbe spuntare nel corso della giornata di oggi. I tecnici stanno lavorando all'abbassamento di 6 cassoni del lato di dritta: una volta che questi saranno nella loro posizione finale, consentiranno la riemersone totale del ponte 4 e del ponte 3 l'ultimo previsto prima della partenza.
Con il maltempo il relitto navigherà vicino alla costa
In caso di maltempo durante il viaggio dal Giglio verso Genova, la Concordia cambierà rotta ed effettuerà una navigazione vicino alla Costa. Lo ha spiegato il comandante del rimorchiatore Blizzard, colui che avrà la responsabilità dell'intero viaggio e del convoglio che scorterà la nave.
"Il tratto tra la Corsica e Genova è la parte più lunga del viaggio, anche se due giorni di rimorchio non sono un problema - ha detto il comandante Hans Bosch - E' chiaro che monitoreremo con estrema attenzione il meteo e se c'è qualcosa è ovvio che staremo vicino alla costa, dove ci sono porti come Livorno e La Spezia".
Il che non significa, ha precisato uno dei responsabili del progetto di rimozione della nave, l'ingegner Sergio Girotto, che in caso di necessità la Concordia possa entrare in uno di questi porti. Se non altro perché nessuno è in grado di accoglierla. "Per motivi meteorologici - ha spiegato - il convoglio si porterà vicino a terra. Sarà una navigazione a ridosso ma non c'è alcuna possibilità di un ingresso nei porti".
Fonte: Regione Toscana
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