Imprenditori della Valdisieve, il grido d'allarme di Confesercenti: "Da Tares a Tari cambia il nome e solo aumenti"

foto di archivio

L’estate 2014 non ha, ancora, portato il tanto atteso “caldo”, ma non sono mancate le “stangate” per gli imprenditori della Valdisieve. E’ arrivata puntuale la richiesta di pagamento della TARI 2014, la nuova tassa comunale sui rifiuti che ha sostituito il precedente tributo comunale sui rifiuti e servizi (TARES).

Negli ultimi anni la “dolente” tassa sui rifiuti ha cambiato diversi nomi, e proprio l’ultimo cambiamento da TARES a TARI ha portato degli aumenti di costi a discapito delle PMI. Anche nel Comune di Pontassieve si sono registrati notevoli aumenti.

Non è più tollerabile che a rimetterci siano sempre le imprese, per questo vogliamo far sentire la nostra voce; nel nostro territorio vi è la necessità di mettere in campo azioni concrete per far ripartire il commercio e il turismo, non si possono utilizzare le aziende “solo per fare cassa”.

Confesercenti Pontassieve è disponibile a sedersi ad un tavolo di lavoro e concertazione con il Comune per analizzare nuovi meccanismi che vadano a compensare questi aumenti. “Appare del tutto ingiustificata l'applicazione di una tariffa non rispondente all'effettiva produzione del rifiuto. – afferma Flavio Ceseri Coordinatore Valdisieve - Com'è possibile che nonostante l'aumento della raccolta differenziata, i costi della bolletta siano sempre crescenti?" È fondamentale ripensare il sistema di gestione di rifiuti, ad oggi nel territorio affidato ad Aer spa; dovrebbe essere svolta un’attenta analisi dei costi di gestione di questa struttura, non è più tollerabile che gli aumenti ricadano sempre sulle imprese.

Come può funzionare al meglio una struttura, come Aer, dove non vi è distinzione tra controllori e controllati? Non vi sono forse dei conflitti d’interesse? Il cambio del nome della tassa sta, forse, diventando un pretesto per aumentare la tariffa e coprire così gli eccessivi costi di Aer spa? Tante domande, forse troppe; sarà forse il caso che il Comune inizi a dare qualche risposta concreta ai nostri imprenditori.

“Si tratta dell'ennesimo balzello a carico delle imprese che sono ogni giorno sempre più soffocate da una pressione fiscale crescente. – afferma Claudio Clementi Responsabile Generale Confesercenti Mugello Valdisieve - Proseguendo di questo passo, le saracinesche dei piccoli negozi e dei piccoli artigiani, si abbasseranno per non riaprire più il giorno successivo. Chiediamo all'Amministrazione Comunale, l'immediata apertura di un confronto, già peraltro iniziato con la precedente Amministrazione, per arrivare alla soluzione di un problema, non certo semplice, ma al quale è doveroso dare una risposta".

Fonte: Confesercenti Pontassieve

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