
Non sono arrivate ulteriori segnalazioni dalla primavera del 2012 all'Arpat in merito ai cattivi odori dei rii di Fucecchio come il Macone. Lo scrive Arpat in una nota, specificando che dipendono da scarichi fognari. (vedi notizia http://www.arpat.toscana.it/notizie/notizie-brevi/2013/scarichi-di-acque-reflue-nel-rio-macone-di-fucecchio ).
Nessun altro esposto è pervenuto a questa Agenzia in questi ultimi anni.
I cattivi odori avvertiti dai cittadini di quella zona diventano più acuti nel periodo estivo a causa del caldo e derivano dagli scarichi fognari non depurati che recapitano nei corsi d'acqua superficiali.
Si ribadisce che ARPAT è un organo di controllo a cui non competono le azioni risolutive del problema che sembrano individuate nel convogliamento al depuratore degli scarichi fognari attualmente affluenti al rio Macone, attraverso l'estensione della rete la cui progettazione preliminare risale al 2010.
La soluzione resta nelle mani dei soggetti titolati come il Comune, la Provincia, l'Autorità Idrica Toscana (AIT), Acque spa.
Riportiamo i riferimenti delle nostre precedenti notizie sull'argomento pubblicate sul nostro sito:
- http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2014/rio-macone-di-fucecchio-arpat-e-intervenuta-la-soluzione-e-nelle-mani-degli-enti-competenti
- http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2012/fossi-maleodoranti-a-san-pierino-fucecchio
- http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2012/rio-macone-empoli-precisazioni-arpat
- http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2012/miasmi-dal-rio-di-macone
Fonte: ARPAT
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