Si consegna il premio giornalistico ad Arrigo Benedetti

Arrigo Benedetti

Venerdì 4 luglio a Barga presso il Teatro dei Differenti verrà consegnato il premio giornalistico dedicato ad Arrigo Benedetti, il giornalista lucchese che più di altri ha saputo disegnare il futuro della professione nel nostro paese. Un uomo che non solo ha creato giornali prestigiosi, ma che ha saputo fondare regole ancora valide come quelle sulle inchieste o l’uso della fotografia come notizia. Per questo l’amministrazione comunale di Barga con la Provincia di Lucca, in un momento storico così difficile per la professione del giornalista, hanno deciso di lanciare intorno al premio una struttura che possa essere punto di riferimento, di studio e di indagine per i giornalisti italiani. Così, proprio per riallacciare i grandi temi cari ad Arrigo Benedetti, quest’anno riceveranno il premio Fabrizio Gatti e Francesca Sironi, che professionalmente seguono la lezione del giornalista lucchese che già nel 1939 con l’amico Mario Pannunzio aveva fondato "Tutto" e "Oggi", edito da Rizzoli, che il regime fascista però chiuse perché non in linea. Due giornali che contenevano i primi segni del cambiamento. E passata la guerra già nel 1945 Benedetti fondò "L'Europeo" che per contenuti e tecnica ancora oggi rappresenta quel modello di giornale rivoluzionario che hanno cambiato il panorama editoriale nazionale.
“L’Europeo” infatti si occupava di grandi inchieste, faceva largo uso della fotocronaca, seguiva gli aspetti umani dell’informazione e per la prima volta si occupò di economia. Nel 1954 al culmine del grande successo il primo scontro tra la sua professione e l’esigenza commerciale del dover vendere copie. L’editore Angelo Rizzoli più interessato alle alte tirature che alla qualità e all'impegno dell'informazione lo costrinse a lasciare, ma già l’anno successivo prendendo la redazione del settimanale “Cronache”, fondò l’Espresso. Un nuovo giornale nel contenuto e nel formato, che dette una spinta enorme e uno sviluppo crescente al movimento giornalistico sempre più completo e sempre più svincolato da regole di “veline”. La notizia non arrivava più in redazione ma si va a cercare fuori, scavando tra i documenti, seguendo
episodi di cronaca che potevano nascondere grandi verità. Il 10 aprile del 1963 Arrigo Benedetti lasciò la direzione del settimanale a Eugenio Scalfari mantenendo solamente la rubrica “Diario italiano”. Fino al 1967 fu puntuale osservatore dei fatti nazionali ma avvertì nuovamente l’esigenza di cambiare e lasciò definitivamente il giornale per dedicarsi alla letteratura. Tra il 1969 e il 1972 prese le redini de “Il Mondo” lasciato dall’amico Mario Pannunzio, poi tra il 1975 e il 1976 fu direttore di “Paese Sera”. Venerdì 4 luglio a Barga - che conserva la biblioteca di Benedetti (circa 1400 volumi) - saranno presenti il direttore de L'Espresso Bruno Manfellotto, il senatore Andrea Marcucci, il sindaco di Barga Marco Bonini. In occasione della premiazione verrà presentato il nuovo sito internet del Premio www.premioarrigobenedetti.it

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Barga

<< Indietro

torna a inizio pagina