
Con provvedimento in data 20 giugno 2014, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella sua veste di Autorità di Vigilanza sulle Fondazioni di origine bancaria, ha approvato, rendendole immediatamente vigenti in pari data, le modifiche statutarie discusse ed approvate dal Consiglio Generale della Fondazione nelle sedute del 26 settembre 2013 e 23 aprile 2014.
In particolare, le disposizioni introdotte in materia di incompatibilità - che si applicheranno ai futuri componenti degli organi di indirizzo, di amministrazione e di controllo dell’ ente - mirano ad evitare possibili commistioni con il mondo delle istituzioni elettive, centrali e locali, con la banca di riferimento e in generale con il mondo della politica. Coloro che hanno ricoperto incarichi politici o amministrativi o ruoli di gestione nelle banca conferitaria, dovranno attendere almeno ventiquattro mesi dalla cessazione da tali incarichi, per poter essere nominati negli organi dell’ente.
Un’ulteriore esigenza cui si è voluto dare risposta - in questo caso, su esplicita sollecitazione della stessa Autorità di Vigilanza, - è stata quella di favorire una disciplina tendenzialmente omogenea delle Fondazioni bancarie, pur nel rispetto dell’autonomia, statutaria e gestionale, garantita dalla legge a ciascuno di tali enti.
Altre modifiche statutarie sono state introdotte per ottenere un miglior funzionamento degli organi e una più efficiente gestione dell’attività istituzionale; è stato altresì valorizzato il ruolo del personale dipendente con l’introduzione di una norma ad esso dedicata.
Altro principio importante recepito nello Statuto è quello di una adeguata rappresentazione di genere che, tendenzialmente, dovrà caratterizzare la composizione dei futuri organi della Fondazione.
Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
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