'Dramma', aspettando 'Finis Terrae' si inizia con 'Piantate in terra come un faggio e una croce'

Marzio Gabbanini (primo da destra) insieme al regista Antonio Calenda, al critico Masolino D'Amico e al direttore artistico don Ciardella durante la presentazione dell'edizione 2014 della Festa del teatro a San Miniato (foto gonews.it)

Inizia martedì 1 luglio la festa del Teatro 2014. Un cartellone denso e intenso che inizia con «Piantate in terra come un faggio e una croce» alle 21.30 nell’ex chiesa di San Martino a san Miniato. E’ il racconto delle vite di Caterina Benincasa e Beatrice Bugelli, ovvero: Santa Caterina da Siena e Beatrice di Pian degli Ontani, la poetessa pastora. Le due donne non si sono mai incontrate: a dividerle ci sono secoli di storia e ad unirle un’infinità di fili sottili e affascinanti. Si prosegue con «In Canto e in Veglia» di e con Elena Bucci il 3 luglio alle 21,30, sempre nell’ex chiesa di San Martino. Uno spettacolo che induce ad una delicata riflessione sulla vita e sulla morte raccontando le emozioni fronte alla morte improvvisa di una persona molto vicina nella quale emergono ricordi e riflessioni, dolore e calore.

Quindi il 7 luglio alle 21,30 in piazza Duomo arriva «Il mio Gesù» di Beppe Dati con un ricco cast di attori: Monica Bauco, Edoardo Berlincioni, Pierpaolo Buggiani, Sandro Carotti, Marilena Catapano, Matteo Germani, Benedetta Giuggioli, Alessio Mattolini, Elena Nencetti, Alice Noè, Nicola Pecci, Federico Sagona, Sandro Toncelli. In scena anche il Coro Insieme per caso. L’opera ripercorre la vita di Gesù e della Palestina dal fino alla Resurrezione attraverso la narrazione di coloro che ne furono testimoni oculari. Poi ancora l’11 luglio nell’ex chiesa di San Martino va in scena «Giovanna al rogo» di Paul Claudel con Luisa Guicciardini e Lombardo Fornara sulla drammaturgia del maestro Roberto Guicciardini. Il 14 luglio il sipario di alza su «Semillas - Il Salvador di Marianella e Oscar Romero», nell’ex xhiesa di San Martino, di e con Agostino Cerrai e Silvia Pagnin.

Il clou della Festa sarà  il dramma popolare, lo spettacolo centrale — debutto il 17 luglio e repliche fino al 23 — scritto da Clementi e con la regia di Antonio Calenda: "Finis Terrae", opera che tratta il tema della tragedia dei migranti.

Fonte: ufficio stampa Fondazione dramma popolare

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