Il prefetto Francesco Tagliente lascia Palazzo Medici. La sua lettera di saluto: "Sono grato a questa comunità"

Il prefetto di Pisa Francesco Tagliente, terzo da destra, accanto al sottosegretario Luca Lotti

Termina l'incarico del Prefetto di Pisa Francesco Tagliente, il quale dopo una lunga carriera si appresta al pensionamento. Per salutare la città ha scritto una lettera pubblica dove traccia anche un bilancio della sua esperienza a Palazzo Medici, non lunghissima (due anni) ma comunque intensa.

LA LETTERA DI FRANCESCO TAGLIENTE

A distanza di due anni dal mio insediamento nella veste di Prefetto della provincia di Pisa, con lunedi  30 giugno si chiude la mia esperienza professionale in questa città.

Fin dal mio arrivo, il 12 giugno del 2012, mi sono avvicinato alla comunità pisana con profondo rispetto per le tradizioni e i valori di cui è portatrice.

Non dimenticherò mai la grande ammirazione e l’emozione che mi hanno suscitato le sue celebri ricchezze, artistiche e culturali, che hanno acceso nel mio intimo l’assoluto desiderio di viverle e condividerle con chi ne è il vero custode, cioè la collettività che anima questa provincia.

Questo è stato uno dei miei principali obiettivi, nella convinzione che per riuscire avrei dovuto interpretare il ruolo istituzionale proprio camminando al fianco dei cittadini, degli imprenditori, delle associazioni e di tutti coloro che contribuiscono, quotidianamente, a far vivere il territorio: un obiettivo, che ho cercato di raggiungere promuovendo, accanto alla società civile i valori pisani, che spaziano dall'arte alla storia, all'economia e alla sanità passando per il mondo accademico e della ricerca che rappresentano un vero e proprio motore per il futuro di questa città.

Alla collettività pisana ho chiesto anche un appoggio nella valorizzazione della realtà giovanile di questa provincia che, come ho sostenuto fin dal mio arrivo, rappresenta una grande risorsa che va stimolata ed incoraggiata. La risposta è stata immediata e, insieme, abbiamo cercato in più occasioni di mettere in luce tutto quel complesso di energia e spirito di innovazione che i giovani sono in grado di esprimere.

Sono grato, dunque, a questa comunità, per la calorosa disponibilità dimostrata nei miei confronti fin dai primissimi giorni di questi due anni d'intenso e appassionante lavoro.

Tuttavia, esprimo il mio rammarico per non essere riuscito, a volte, a fronte delle tante energie profuse, a dare una risposta adeguata a tutte le istanze, alle aspettative o alle richieste d'aiuto che sono state rivolte alla Prefettura, pur nella consapevolezza di aver cercato di dare il massimo, talora sacrificando anche il riposo e il sonno di alcuni collaboratori. Tutta la mia gratitudine va, pertanto, allo staff delle persone che ogni giorno mi hanno affiancato con professionalità' e senso del dovere nel cammino istituzionale.

Ai cittadini ed alle Istituzioni pisane voglio rivolgere un apprezzamento particolare per l’amor proprio e la fierezza che costituiscono il DNA di questa comunità e che, in questi due anni, hanno senza dubbio reso più facile il compito di chi è stato chiamato a gestire complessi scenari di disagio sociale, soprattutto legati ad una profonda crisi economica senza precedenti, che non ha risparmiato questo territorio.

Nutro inoltre un sentimento di profonda gratitudine verso le Forze dell'Ordine, in primo luogo la Polizia di Stato - cui mi lega un rapporto affettivo maturato in 35 anni per essere cresciuto nelle sue fila sia professionalmente che umanamente -  verso l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, sempre puntuali con il loro operato sinergico e collaborativo finalizzato alla sicurezza dei cittadini. Un caloroso ringraziamento va, in uguale misura,alla ai Vigili del Fuoco ed alla Protezione civile, al Corpo Forestale dello Stato e alle Polizie Municipali Dedico inoltre un ringraziamento particolare all'Autortà Giudiziaria e a tutti i rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti, delle diverse Amministrazioni, delle Aziende, del dinamico mondo culturale e di quello operoso del Volontariato e dell'Associazionismo per la massima disponibilità dimostrata nelle più disparate occasioni ed il loro ineguagliabile supporto nel perseguire l’obiettivo di garantire alla collettività la massima accessibilità ai servizi, affrontando di volta in volta eventuali difficoltà e criticità.

Il mio pensiero riconoscente va anche ai rappresentanti della stampa cittadina che mi hanno seguito sempre da vicino, offrendomi il saggio contributo di chi sa comprendere, riferire e interpretare gli eventi della vita e le vicende della società.

A tutti coloro che mi hanno affiancato nel corso di questa esperienza rivolgo il mio saluto, nella speranza che mai si discostino dal tracciato che spesso mi è stato prezioso nello svolgimento dei compiti istituzionali e che continuino ad esaltare il cammino di una comunità in grado di esprimere figure professionali di singolare profilo nei più diversi settori.

Lascio Pisa con l’orgoglio di avere servito una comunità attiva e responsabile, ma anche con la consapevolezza di quanto questa città mi abbia arricchito, sia sotto il profilo professionale che sotto il profilo umano, con la sua capacità di reagire di fronte alle difficoltà senza mai perdersi d’animo.

Mi hanno colpito in questo senso la dignità e l’impegno con cui le collettività di Pisa e provincia hanno reagito di fronte ad emergenze come quelle dovute a calamità naturali. E mi colpisce l’abilità dei pisani nel rivendicare i propri diritti e nel saperli rappresentare con alto senso civico e rispetto istituzionale.

Vorrei potervi salutare uno ad uno. Non essendo possibile, dedico un pensiero a tutti voi, auspicando che la provincia di Pisa possa raggiungere i più significativi traguardi di sviluppo e di benessere.

Per quanto breve sia stato, il mio soggiorno pisano rimarrà indelebile nel ricordo come una delle tappe importanti del mio percorso professionale.

IL CURRICULUM DI FRANCESCO TAGLIENTE

Nato a Crispiano (TA) il 6 giugno 1949, coniugato, ha due figlie.

Excursus Professionale

1967 Entra nell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza come atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Oro per la disciplina della lotta greco-romana. In tale contesto viene chiamato a far parte della delegazione azzurra in vista delle Olimpiadi di Monaco.

1971-1975 Frequenta l'Accademia del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

1986-1995 Dirige la Sala Operativa della Questura di Roma, dopo aver ricoperto vari incarichi nell'ambito della stessa Questura nei settori della polizia giudiziaria e del controllo del territorio. Realizza un progetto pluriennale per l'informatizzazione del sistema di comando e controllo della Capitale, che si conclude nel 1995.

1995-2000 Ricopre l'incarico di Capo di Gabinetto della Questora di Roma occupandosi del governo e della gestione di tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica che si svolgono nella Capitale.

Cura la pianificazione e la gestione di grandi eventi, tra cui il Grande Giubileo.

Giugno 2000 Viene nominato Dirigente Superiore della Polizia di Stato ed incaricato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di seguire gli aspetti concernenti la sicurezza e la mobilità nazionale in occasione della "Giornata Mondiale della Gioventù".

2000-2006 Dirige l'Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell'Interno, con competenze sull'intero territorio nazionale.

Coordina la pianificazione generale delle misure di sicurezza in occasione di "Grandi Eventi" ospitati in Italia quali il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, la firma del Trattato Costituzionale Europeo, la Cerimonia funebre del Santo Padre Giovanni Paolo II e la Intronizzazione di Papa Benedetto XVI.

2003 Nell'ambito delle iniziative finalizzate a garantire la sicurezza negli stadi, propone l'introduzione dell'istituto di "flagranza differita", inserito poi nel nostro ordinamento dal decreto legislativo 24 aprile 2003 n. 88.

2005 Elabora il Progetto "Tessera  del Tifoso" che  nei verbali del 9 e 24 novembre 2005 dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive chiama  "Carta del tifoso", per far accogliere il documento  come tessera dei diritti del tifoso.

2005 Assume il coordinamento a livello nazionale della sicurezza delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, su mandato del Ministro dell'Interno, che gli affida la direzione del Centro Nazionale di Informazione sulle Olimpiadi Invernali (CNIO), quale organismo centrale per l'attività di cooperazione internazionale di polizia.

Marzo 2006 A conclusione dei Giochi Olimpici, il Consiglio dei Ministri lo nomina Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza per il buon esito della sicurezza del grande evento sportivo.

2006-2010 E' Questore della provincia di Firenze. Nel corso del mandato ha promosso e coordinato diversi progetti sulla gestione della sicurezza con il coinvolgimento di tutte le componenti del mondo istituzionale e della società civile fiorentina.

Attraverso la "politica dell'ascolto" e grazie alla condivisione delle linee programmatiche con i Funzionari ed il personale della Questura fiorentina, ha raggiunto così il duplice risultato della tendenziale diminuzione dei reati, coniugato, per la prima volta nel capoluogo toscano, ad un significativo incremento della percezione di sicurezza a beneficio della fiducia tra cittadini e Forze di Polizia.

Sul fronte della gestione dell'ordine pubblico, attraverso la politica del "doppio binario", ha assicurato il bilanciamento tra il diritto a manifestare e le esigenze della città, garantendo allo stesso tempo rigore in relazione agli illeciti registrati. Nella stessa direzione in ambito calcistico ha costruito un percorso di dialogo con le tifoserie, che contribuisce ad accrescere la presenza delle famiglie con bambini allo stadio, sperimentando con successo il modello per la gestione della sicurezza con la Polizia lontana dagli stadi anche in occasione di gare internazionali (Fiorentina - Sporting Lisbona, 26 agosto 2009)

2010-2012 È Questore della Provincia di Roma.

Ha elaborato e dato attuazione ad un progetto pluriennale finalizzato a garantire ai cittadini il diritto di "essere e sentirsi sicuri", con interventi volti a favorire la pronta accessibilità ai servizi e agli uffici di polizia e la qualità della risposta da parte degli operatori. Il progetto ha compreso anche interventi per coniugare le esigenze di spending review con quelle tese a migliorare le condizioni di sicurezza e di decoro degli ambienti di lavoro degli operatori di Polizia.

Tra i risultati conseguiti nel biennio nei diversi settori interessati dal Progetto figurano:

Progetto "113 - Pronto in sei secondi": Grazie al potenziamento delle installazioni ed al perfezionamento degli operatori, i tempi di risposta si riducono ad una media di 6 secondi.

Progetto "Controllo del Territorio": Il generale riassetto del Reparto Volanti ha portato ad un potenziamento del 10% degli equipaggi impegnati sul territorio.

Progetto "Sala Operativa" e "Centro per la Gestione della Sicurezza dei Grandi Eventi": Il sistema di comando e controllo, informatizzato nel 1993, è stato completamente riqualificato ed adeguato tenendo presenti anche possibili future esigenze della Capitale.

Progetto "Cittadini Virtuosi": È stato esaltato il senso civico di alcuni cittadini per essersi prontamente attivati, chiamando il 113, in presenza di situazioni di pericolo o disagio evitando così possibili tragedie.

Progetto "Stadio sicuro con bambini sugli spalti" : La politica del "doppio binario", caratterizzata dall'attenzione per i tifosi e gli ultras rispettosi delle regole e dall'estremo rigore nei confronti degli autori degli illeciti, ha consentito di azzerare incidenti e feriti, favorendo la presenza dei bambini sugli spalti anche in occasione di derby serali.

Progetto DASPO: Attraverso il "riascolto" dei soggetti "daspati" da parte degli psicologi della Polizia di Stato, è stato valutato positivamente l'effetto rieducativo del provvedimento, tanto da ritenere in alcuni casi possibile la revoca o la riduzione della durata del divieto.

Progetto "Passaporti" sotto casa in sette giorni: Attraverso il decentramento delle procedure di accettazione e stampa dei passaporti presso i Commissariati è stato possibile ridurre a 7 giorni lavorativi (15 minuti per i casi di urgenza) i tempi di rilascio del documento per l'espatrio.

Progetto "Spending review": L'impegno per il contenimento dei costi di gestione degli immobili in uso alla Questura di Roma ha consentito di prevedere un risparmio di circa  10.000.000,00 euro annui.

Partenariato Territoriale: L'attuazione della politica del partenariato ha coinvolto le associazioni delle categorie economiche ed i rappresentanti di quartiere con periodiche riunioni presso ciascuno dei 49 Commissariati.

2012-2014 Il Consiglio dei Ministri lo nomina Prefetto di Pisa.

Nelle funzioni di Prefetto di Pisa la sua gestione è stata caratterizzata da un costante impegno per garantire una puntuale risposta alle esigenze degli Enti Locali, delle categorie economiche e produttive e, in generale, delle varie espressioni della comunità pisana.

Grazie all’esperienza maturata nella Polizia di Stato, ha rimodulato le strategie di pianificazione e gestione della sicurezza stessa in tutta la provincia, istituendo, tra l'altro, l’Anagrafe delle Telecamere ed iniziative antimafia (Desk Antimafia e White List).

Ha elaborato progetti che hanno consentito una più decisa e incisiva azione di contrasto e una conseguente, generalizzata, diminuzione di tutti i reati, compresi quelli predatori.

Ha affrontato con fermezza la questione dello spostamento delle bancarelle da Piazza dei Miracoli, consentendo così il restauro di una parte degli antichi edifici prospicienti la piazza.

Per garantire vivibilità, decoro e sicurezza nelle piazze del centro e salvaguardare il patrimonio artistico della città, ha elaborato una strategia condivisa, conciliando le aspettative dei residenti, degli esercenti, degli studenti e degli altri fruitori del centro storico.

Particolarmente attento alla prevenzione delle tragedie familiari, frequenti a causa della crisi economica, ha istituito il “Servizio di Ascolto e Sostegno”, grazie al quale è stato possibile trovare una soluzione alle difficoltà di coloro che versano in situazioni di disagio; è intervenuto inoltre con adeguate risposte risolutive, condivise, sulla questione degli sfratti per “morosità incolpevole”.

In un momento di difficoltà occupazionale, ha salvaguardato i lavoratori, gestendo con successo la vertenza del calzaturificio “Lorbac” e risolvendo i conflitti sindacali più delicati, come quelli inerenti il trasporto pubblico locale (Azienda Compagnia Toscana Trasporti Nord) e il servizio scuolabus (fallimento della Società Falaschi srl).

Significativo l’intervento per prevenire la commissione di illeciti in danno di persone in condizioni di fragilità: truffe nei confronti di anziani, violenza verso donne e minori.

In molte occasioni ha insistito sull’importanza di trasmettere ai giovani messaggi positivi con varie iniziative: la più recente, il 21 dicembre 2013, quando, alla presenza del Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, oltre 2.000 studenti pisani hanno formato in Piazza dei Miracoli la scritta umana “L’alcol non fa miracoli”, per diffondere una cultura del divertimento sano e ribadire il no all’abuso di alcol.

Ha affrontato le criticità emerse, coordinando una collaudata macchina della Protezione Civile, verso il superamento della varie fasi emergenziali determinate dal dissesto idrogeologico, nella piena dell’Arno del febbraio 2014, nell’esondazione dell’Ozzeri del novembre 2012 e nella grave frana sull’A11 dell’aprile 2013.

Importante, inoltre, il ruolo svolto per trovare una soluzione all’emergenza siccità nell’estate 2012, e nel valorizzare anche la rete delle associazioni di volontariato, esaltandone la funzione di supporto alle Istituzioni e alle Forze di Polizia.

I suoi ripetuti richiami all’importanza del decoro delle bandiere esposte sugli edifici pubblici, realizzando e divulgando anche una brochure esplicativa (?), hanno costituito un generale momento di riflessione sulla necessità di preservare e custodire i simboli dell’Unità Nazionale e, congiuntamente, i valori fondanti della Repubblica.

Altri Incarichi e riconoscimenti

2000-2006

E' stato Presidente dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, organo di consulenza tecnico amministrativa del Ministro dell'Interno e del Capo della Polizia.

2002-2006

E' stato responsabile della sicurezza della Nazionale di calcio in occasione del Campionato del Mondo in Corea e Giappone del 2002, dei Campionati Europei di calcio in Portogallo del 2004 e del campionato del mondo di calcio Germania 2006.

E' stato componente della Commissione Sicurezza UEFA. Ha contribuito all'elaborazione della normativa antiviolenza in ambito sportivo, entrata in vigore dal 2003 al 2006.

Onorificenze e riconoscimenti.

2000 Grande Ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica Italiana.

2006 Insignito di Benemerenze civiche.

2006 Medaglia d'oro FIFA conferitagli a conclusione del Campionato Mondiale Germania 2006.

2011 Medaglia d'oro al merito sportivo conferito dalla Federazione italiana judo lotta Karate arti marziali.

2012 Stella d'Oro al Merito Sportivo conferita dalla Giunta Nazionale del CONI.

2013 Croce di Grand'Ufficiale al Merito Melitense del Sovrano Ordine di Malta (25 Novembre 2013)

2014 Cittadinanza onoraria Comune di Vecchiano (27 giugno 2014)

Formazione Scolastica

Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "Sapienza" di Roma.

Ha conseguito presso lo stesso Ateneo le specializzazioni in Diritto Penale e Criminologia ed in Diritto Sindacale, del Lavoro e della Previdenza Sociale.

Altre Attività

È iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti.

Fa parte del comitato di redazione delle riviste "Giurisprudenza di merito" e "Rivista di Polizia".

E' stato direttore responsabile della rivista "Il Commissario".

E' autore di numerose monografie giuridiche e professionali, tra cui:

Sul potere dell'Autorità di polizia di richiedere un certificato medico di idoneità anche per il rilascio ed il rinnovo della licenza di porto d' armi per difesa personale, in Giurisprudenza di merito parte II, 1986.

Osservazioni sul c.d. bagarinaggio, in Giurisprudenza di merito parte II, 1986.

Sulla vigilanza nei confronti degli ammessi alla misura alternativa degli arresti e della detenzione domiciliare, in Giurisprudenza di merito, 1988.

Arresto in flagranza e fermo nel nuovo codice di procedura penale, in Giurisprudenza di merito, 1989.

Profili della organizzazione della polizia giudiziaria nel nuovo codice di procedura penale, in Cassazione penale, 1991.

La gestione della sicurezza pubblica nelle grandi manifestazioni sportive, in Rivista di polizia, 1997.

Struttura urbana, polizia e sicurezza dei cittadini, in Rivista di polizia, 2000.

1° Rapporto annuale dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Roma, supplemento di Polizia Moderna, 2002.

Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Rapporto 2004, Roma, Laurus Robuffo, 2004.

Violenza negli stadi: nuove misure organizzative, 2005.

Il modello italiano per la prevenzione ed il contrasto della violenza negli stadi, Roma, 2007.

Un anno per Firenze: tra passato, presente e futuro il nostro impegno per la gente, Pomezia, Bruni, 2008.

Spending Review 2010-2012. L'impegno per il contenimento dei costi di gestione degli immobili in uso alla Questura di Roma, Pomezia, Bruni, 2012.

Attività di docenza

E' docente a contratto presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea Specialistica in Management dello Sport e delle Attività Motorie, dell'Università degli Studi di Firenze.

E' stato docente per oltre 20 anni presso la Scuola Superiore di Polizia per i corsi di formazione dei Funzionari dei ruoli direttivi e dirigenziali della Polizia di Stato, oltre che presso diverse amministrazioni ed enti.

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