Il Coro Garibaldi d'Assalto a Marea. Lo spettacolo delle trenta voci livornesi è in collaborazione con l'Uaar

Coro Garibaldi d'Assalto è un progetto molto interessante che tenta di raccontare la storia del risorgimento livornese attraverso il canto di resistenza e di lavoro. Un modo per perpetuare nel tempo pezzi di storia che è importante ricordare ma che con il passare del tempo e delle generazioni – se non correttamente trasmessi – rischiano di essere destinati all'oblio. Le canzoni solitamente attingono dal repertorio della tradizione popolare risorgimentale e del movimento operaio. Il coro è formato da circa 30 voci, di ogni età ed è diretto da Pardo Fornaciari. Sarà proprio il Coro Garibaldi d'Assalto a inaugurare la terza serata, anch'essa gratuita, del Marea Festival che avrà luogo giovedì 26 giugno alle 21:30.

Poco prima dell'inizio dello show musicale, alle 21:00, Fornaciari presenterà il suo libro Universo Minore nell'area associazione. Un libro che affronta i temi dei campi di segregazione, di internamento e lavoro forzato all'interno di una realtà tutta italiana.

Alle 23:00,sul palco ci saranno i Madaus, quattro musicisti polistrumentisti di Volterra che affondano la loro originalità proprio nelle radici di questa terra. A Volterra, infatti, si trova un manicomio che i quattro artisti hanno subito riconosciuto come fonte d'ispirazione e di stimolo per i loro lavori. Il loro stesso nome, oltre che congiungere assieme le iniziali dei lori nomi, gioca anche con la parola inglese Mad House , che si pronuncia allo stesso modo.  La Macchina del Tempo - loro album d'esordio che unisce sonorità swing, jazz e pop - è una sorta di concept che gira tutto attorno a questo mondo sconosciuto e talvolta inquietante della follia umana.

Una serata, dunque, caratterizzata da una forte impronta sociale che tenta di aprire varchi di riflessione nella nostra coscienza. Un'umanità ritrovata, un vero sense of human.

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