
All'indomani della 'promessa' formulata dal Sindaco eletto Filippo Nogarin riguardante il tema delle iniziative in agenda atte a favorire l'incremento della mobilità pubblica, prende la parola il Presidente, Prof . Franco Pardini, per intervenire su un argomento che ovviamente sta molto a cuore alla 'mission' istituzionale dell'Ente. Il nuovo Primo Cittadino ha annunciato, elencando alcune sue volontà primarie, l'intenzione di arrivare progressivamente alla possibilità per chiunque di usufruire del servizio di trasporto pubblico locale in maniera gratuita, pur avendo precisato che si tratta di un obiettivo ambizioso, tutt'altro che impossibile ma raggiungibile fisiologicamente con un lavoro a medio-lungo termine. Riteniamo invece che debba essere tenuto conto degli obiettivi reali e facili da raggiungere nel breve termine che possono agevolare la cittadinanza, i commercianti, il turismo. Per questo motivo, il sottoscritto, quale rappresentante del’AC Livorno, formula una propria proposta collaterale a tale visione, che potrebbe essere adottata quanto prima anche al fine di sostenere lo sviluppo delle attività commerciali del centro città fortemente penalizzate dall'attuale sistema di circolazione. In primis all'interno del cosiddetto 'Pentagono del Buontalenti', senza porre limiti alle varie possibilità elevare la qualità della vita del cittadino.
La proposta 'FF': fast & free, veloce e gratis. Immaginiamo le esigenze del cittadino che si trova nelle condizione di effettuare un acquisto veloce o di ritirare di un documento, e cosi via. Nel concreto, perchè non concedere la possibilità di parcheggiare in maniera completamente gratuita nel quadro dei posti blu, attualmente a pagamento, con la 'conditio sine qua non” di un periodo di tempo strettamente limitato? Tale proposta favorirebbe una sosta più agile e snella, magari della durata 15-20 min al massimo, controllabile attraverso l'apposizione del disco orario o meglio tramite l'esibizione dell'apposito tagliando rilasciato dalle macchinette per la riscossione già presenti in prossimità dei parcheggi, sempre adottando la franchigia del quarto d'ora. Si tratterebbe di una sosta caratterizzata perciò da un continuo ricambio e da una velocissima turnazione delle auto dei tanti clienti degli esercizi commerciali e degli altrettanti frequentatori degli uffici. Gran parte di questi infatti come detto, si rivelano spesso interessati soltanto a fare una rapida 'puntata' per effettuare l'acquisto mirato e/o per provvedere al ritiro di un bene o di un documento prenotato in precedenza. Non ci pare giusto quindi che tale ampia fetta di automobilisti-cittadini sia costretta a sborsare il costo di una tariffa oraria 'piena'. O, nell'ipotesi ancora peggiore, che venga puntualmente castigata dal solerte controllo degli Ausiliari del Traffico: questi ultimi sono giustamente incaricati di elevare sanzioni nei confronti degli inadempienti ma molto spesso di simostrano anche poco inclini a quella che, in determinate situazioni, sarebbe al contrario una necessaria flessibilità di giudizio.
Il precedente 'inconsapevole'. Tra l'altro, questa proposta affonda le sue radici anche in una sperimentazione probabilmente formulata in maniera non proprio consapevole da parte della precedente Amministrazione Comunale. Nello specifico, il riferimento va al caso della sosta a tempo nello stallo istituito a favore dei clienti che avevano la necessità di rivolgersi alla Farmacia Comunale sita in piazza Grande. Un test rimasto sin qui insolitamente isolato e fine a sè stesso.
Livorno: viverla meglio, viverla di più. Lo stimolo all’iniziativa è forte. Allora perché non concretizziamo un servizio intelligente, a favore del cittadino oberato da mille problemi che sente il bisogno di essere agevolato nella vita quotidiana? Quella proprosta dal nostro Ente rappresenta una piccola cosa che, qualora venisse poi replicata su più ampia scala, introdurrebbe con successo un principio da adottare in via generale. Proviamo a far vivere meglio e di più la città di Livorno, a partire dai suoi utenti primari: i cittadini.
Fonte: Franco Pardini, presidente Aci
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