Liberalizzazioni nel commercio, la Confesercenti lancia un sos a Renzi: "Stop all'invasione di grandi imprese"

foto d'archivio

Dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sulle liberalizzazioni nel commercio,   la Confesercenti lancia un sos a Renzi.  “A questo punto non rimane che appellarsi al presidente del consiglio e al suo amore per la Toscana – dichiarano il direttore regionale Massimo Biagioni e quello di Confesercenti Toscana Nord Marco Sbrana -. affinché l’invasione di grandi strutture di vendita si fermi. La sentenza, che ancora una volta cancella leggi della Regione Toscana per favorire gli interessi delle grandi imprese, è veramente preoccupante e getta un’ombra sinistra sul futuro di quelle realtà che hanno scelto l’equilibrio, la tutela del territorio, la qualità della vita, attenzione agli abitanti, ai giovani e agli anziani residenti in tanti borghi. Solerti funzionari ministeriali stanno da anni massacrando le leggi delle regioni e in particolare della Toscana – dicono ancora Biagioni e Sbrana - per favorire insediamenti di grandi strutture di vendita in spregio ai programmi e agli impegni politici degli amministratori eletti. Con la novella del “lo vuole l’Europa”, il Governo Monti ha dato il via al  peggiore liberismo, promettendo posti di lavoro e sviluppo, ma raccogliendo regressione di occupati, crisi dei consumi e chiusura di piccole imprese, con i centri cittadini privi di vitalità, asfissiati da grandi strutture  della distribuzione sulle grandi strade di comunicazione”. La conclusione. “I territori hanno diritto di scegliersi il futuro? I toscani come possono difendere le caratteristiche che tutto il mondo ci invidia? Che fare per non assomigliare alle periferie delle megalopoli popolate solo da centri commerciali?”.

Fonte: Confesercenti Toscana Nord

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