Rossi a Prato: "Garantire i diritti dei lavoratori senza fare sconti"

foto d'archivio

"Garantire i diritti umani elementari dei lavoratori, quello alla vita e ad un lavoro sicuro, senza fare sconti. Questa è la soglia minima da assicurare e voi siete qui per questo".

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rivolgendosi ai nuovi e vecchi tecnici della sicurezza dell'area vasta centrale riuniti a Prato, nella sala del Pellegrinaio, per un incontro in vista dell'avvio del "Progetto Lavoro sicuro", che inizierà il 14 luglio prossimo dopo l'ultimo dei corsi formativi che si terrà dal 7 all'11 luglio prossimi.

"In Toscana – ha aggiunto il presidente – garantiamo agli stranieri scuola, sanità e servizi, ma dobbiamo porre maggiore attenzione ai diritti elementari per evitare che tragedie come quella del Macrolotto si ripetano. Agli imprenditori cinesi dobbiamo far capire due semplici frasi di 7 parole ciascuna: "i lavoratori non devono vivere in fabbrica" e ancora "tutti i lavoratori devono lavorare in sicurezza". Dobbiamo bonificare un vero e proprio tumore che è nel centro della Toscana e su tutto questo sono per non fare sconti".

Rossi ha parlato poi di una situazione di vera emergenza che richiederebbe criteri di emergenza e di un supporto a monte e a valle del lavoro dei tecnici, il primo rappresentato dalla presenza di forze di polizia e di traduttori e il secondo rappresentato dal fondamentale supporto e dal sicuro punto di riferimento delle Procure alle quali è stato fornito personale amministrativo di aiuto.

"Avete davanti – ha concluso il presidente Rossi – una vera prateria dove far valere democrazia, legge, progresso. Sono convinto che ce la farete e che farete un lavoro straordinario".

A partire dal 14 luglio sono in programma controlli in 640 aziende cinesi dell'area pratese, al ritmo di circa 25 alla settimana. Nel frattempo sono in corso contatti con imprenditori e associazioni di categoria per richiedere la sottoscrizione di un Patto per la sicurezza che preveda la piena emersione e la tracciabilità della proprietà, mentre per ciò che riguarda le eventuali prescrizioni che verranno dettate in seguito ai controlli, si sta studiando la possibilità di stilare elenchi di consulenti certificati e che lavorino a prezzi concordati.

L'orientamento della task force del "Progetto lavoro sicuro" è quello di iniziare con i controlli da quelle aziende che non aderiranno al Patto per la sicurezza.

I tecnici deputati a svolgere i controlli passeranno da 20 a 70 a Prato, da 25 a 33 a Empoli, da 68 a 82 a Firenze e da 26 a 28 a Pistoia. Alla Procura di Prato arriveranno 7 amministrativi e 15 giovani del progetto Giovanisì della Regione, a quella di Firenze 3 amministrativi e 10 giovani, a quella di Pistoia 1 amministrativo e 5 giovani e anche presso la Procura generale arriveranno un amministrativo e 5 giovani in più.

All'incontro di Prato hanno partecipato anche il direttore generale della Asl 4 Edoardo Majno, il coordinatore del Progetto Lavoro sicuro, Renzo Berti e i responsabili dei servizi sicurezza sul lavoro della Asl di Prato, Pistoia, Firenze e Empoli.

Fonte: Regione Toscana

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