
Chi non avesse rispettato la scadenza del 16 giugno per adempiere al pagamento tramite modello F24 della prima rata della TASI e dell’IMU può avvalersi del cosiddetto ravvedimento “sprint” che prevede la possibilità di sanare il ritardo barrando apposita casellina sul modello F24 e pagando contestualmente (ovvero con lo stesso modello F24) una sanzione pari allo 0,2% al giorno dell’importo per ogni giorno di ritardo (oltre agli interessi dell’1%). Dal 17 giugno sarà così possibile sanare la violazione nei successivi 14 giorni versando una mini-sanzione. Dal 15° al 30° giorno la sanzione con il ravvedimento breve è pari al 3% dell’importo da pagare (corrisponde ad 1/10 del 30% che sarebbe la sanzione intera). Dopo il 30° giorno - fino ad un massimo di un anno - la sanzione per l’omesso pagamento è del 3,75%. Questo ultimo caso però è valido esclusivamente se l’adempimento è spontaneo, ovvero se all’utente non è già arrivata una notifica di sanzione da parte del Comune.
L’importante è che la sanzione venga pagata contestualmente al tributo (che sarà composto dalla cifra originaria da pagare più la maggiorazione sommata) e venga barrata apposita casellina su F24.
Per il calcolo del ravvedimento si può usare il programma per il calcolo on-line presente sul sito che dal 17 giugno conterrà nuove indicazioni (il ravvedimento è valido per TASI e IMU e anche per la TARI, che avrà scadenza a metà luglio).
Fonte: Comune di Pontassieve - ufficio stampa
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