I comitati studenteschi: "Il Governo mette a repentaglio il futuro dell'università pubblica"

foto d'archivio

Adesso che le elezioni sono passate, il governo torna a politiche che mettano a repentaglio il futuro dell'università pubblica. È notizia recente che sarà portata a breve nella discussione della Conferenza Stato-Regioni il vecchio lo schema di decreto sui LEP (livelli essenziali di prestazione) dell'ex Ministro Profumo che suscitò tante proteste fra gli studenti l'anno passato.

I contenuti della bozza di decreto hanno per noi il malcelato obiettivo di restringere la platea degli idonei alla borsa e di impedire un potenziamento dei servizi e del welfare studentesco. Tra le novità prospettate, ad esempio, possiamo elencare il limite nazionale al requisito ISEE per l'accesso alle borse di studio, l'inasprimento pesante dei requisiti di merito per il mantenimento della borsa, la possibilità di scalare il costo dei servizi quali mensa e alloggi dalla borsa di studio dello studente beneficiario e i limiti di età per ottenere il beneficio.

In questa, l'assessore regionale della Toscana Bobbio, il quale davanti alle incalzanti richieste di chiarezza da parte degli studenti promette che non verranno in alcun modo ridotte le borse di studio né i servizi finora erogati dall'ARDSU, domani presenterà, in qualità di Presidente della IX commissione della conferenza Stato-Regioni, la suddetta proposta che di fatto mette in serio pericolo la sopravvivenza anche degli attuali standard (figuriamoci le promesse di futuri investimenti).

Apprendiamo questa notizia con rabbia e preoccupazione e ci sentiamo presi in giro, soprattutto perché avviene mentre dagli studenti delle tre sedi universitarie toscane arriva unanime, anche a Bobbio, la richiesta di investimenti sui temi dell'innalzamento della  platea dei beneficiari delle borse, sulla riduzione dei prezzi delle  mense, sugli incentivi al trasporto pubblico, la revisione del  regolamento residenze e una generale politica di potenziamento dei  servizi.

A tale proposito come Studenti di Sinistra Firenze, Sinistra Per.. Pisa e Link Siena , stiamo portando avanti la campagna "il diritto allo studio si deve fare!" perché non ci rassegniamo al piano progressivo di distruzione dell'università pubblica e del diritto allo studio portato avanti da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni.

Chiediamo, pertanto, al MIUR  l'apertura immediata, come più volte garantito, di un tavolo di confronto nazionale con gli studenti nel quale venga conferita la possibilità di apportare modifiche e formulare proposte alternative. Inoltre, chiediamo all'assessore di non portare avanti questa proposta sui LEP e di impegnarsi con i fatti per dimostrare che il suo obiettivo e quello dell'amministrazione regionale sono davvero le esigenze degli studenti.

Sinistra per... - Studenti di Sinistra - LINK Siena

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