Rubano al Social Park di viale Roosevelt, portano via pc, fotocamere e tecnologia audio. "Furto, ma anche un'offesa alla collettività"

Nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 maggio il Social Park di Castelfiorentino di Viale Roosevelt è stato vittima, per la seconda volta nel giro di una settimana, di un furto con scasso.

La serranda del bar e' stata forzata con mezzi di fortuna trovati all'interno dei magazzini del parco, reperiti dopo aver scardinato le serrature di due porte.

Nella prima mattinata di venerdì alcuni cittadini e studenti delle scuole hanno notato che qualcosa non andava e subito hanno allertato il Comune e le associazioni che gestiscono tale luogo attraverso il bando "Adotta un Parco", emanato la scorsa estate dall'Amministrazione Comunale.

Dopo un'attenta ricognizione e un puntuale inventario emerge che il valore della refurtiva e' significativo: un computer con hard disk esterno, una fotocamera digitale, due mixer audio, un microfono e un bel quantitativo di liquori (nella precedente settimana erano state sottratte due casse audio per concerti).

Gran parte del materiale era stato acquistato con le già limitate risorse di cui dispongono le associazioni e in altra parte messo a disposizione da amici, sostenitori e cittadini sensibili  che hanno voluto così contribuire a ciò che il Social Park rappresenta a Castelfiorentino, ovvero uno spazio di gioco libero e gratuito, un polo di aggregazione sociale dove convivono tutte le età e tutte le diversità, un centro all'aperto di educazione alla cittadinanza attiva, una finestra culturale (ogni settimana fino a settembre si svolgono concerti, letture, proiezioni, ecc.).

Le associazioni vogliono sottolineare che tale danno, seppur rilevante dal punto di vista economico, e' prima di tutto un'offesa alla collettivita', un tentativo di inquinare il clima di apertura, ascolto e rispetto reciproco che quotidianamente si va consolidando all'interno del Social Park.

In particolar modo sono stati privati i più' giovani di strumenti messi a disposizione perché potessero inventare attività e dare spazio ai loro linguaggi, considerando anche il progetto che nei pomeriggi si sviluppa nel parco con molti ragazzi delle scuole medie (PEZ - Sviluppare Life Skills in un contesto di apprendimento informale).

La grande attestazione di solidarietà' e di stima per il valore e l'opportunità' che il Social Park rappresenta per la comunità' castellana e non solo (viste le collaborazioni e gli scambi con alcuni Centri Giovani dell'Empolese Valdelsa) hanno convinto le associazioni ad andare avanti e trasformare l'episodio in un ulteriore momento di confronto e coesione sui principi della legalità',  della nonviolenza, dell'apertura all'altro, sapendo quanto sia delicato oggi il tema della sicurezza e quanto sia forte il rischio della stereotipia nella ricerca di colpevoli.

KAPPAERRE (Circolo Arciragazzi ed ARCI)

AUSER

SENZA BARRIERE

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