
Nuovo slancio per la Popolare di Prato. In questa parte conclusiva di maggio il progetto, ideato per restituire al territorio una sua azienda di credito di riferimento, ha ricevuto alcuni importanti “endorsement”. Oltre a Edoardo “Ugo” Gori, mediano di mischia della nazionale italiana di rugby, divenuto socio sottoscrittore della costituenda banca, ha acquistato una quota anche la nota cooperativa sociale Pane e Rose che adesso proporrà ai suoi circa 200 soci di partecipare al capitale sociale.
Questa importante realtà imprenditoriale, 6 milioni di euro di fatturato, è solo l’ultima di una schiera che ha risposto con entusiasmo all'iniziativa. I dirigenti della cooperativa hanno fatto propria l’idea constatandone la grande valenza mutualistica. Nella giornata di giovedì, invece, il Comitato Promotore della Popolare di Prato ha stretto un accordo con la società pratese di broker MC Capital. Questo gruppo di promotori finanziari aiuteranno fattivamente le donne e gli uomini della banca a raccogliere i dieci milioni che servono a ottenere l’autorizzazione all'apertura del primo sportello.
Alla firma dell’accordo erano presenti Stefano Stefanacci, "Branch Manager della società, Marco Stelloni, Senior Portfolio Manager, oltre a Francesco Garbin Guarducci, Presidente del Comitato Promotore della Pop di Prato, Gianfranco Ghilardi, VicePresidente, e Paola Santoni, membro del Direttivo. La partnership prevede un’azione attiva di MC Capital nel individuare soggetti interessati a diventare soci sottoscrittori di questo progetto creditizio che, stando al piano industriale, lodato dalla stessa Consob che lo ha approvato lo scorso novembre, ha tutte le carte in regola per essere un investimento molto interessante, come dimostrato dalle performance della cosiddette small bank, banche del territorio, specialmente se popolari, negli ultimi anni, ossia nella fase acuta della crisi.
“La clessidra è l’unico nostro avversario – ha dichiarato il Presidente Garbin Guarducci – anche perché non abbiamo ancora trovato persone che non siano convinte dell’utilità o della bontà del progetto”.
Fonte: Ufficio Stampa
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