Spaccio di cocaina: 11 arrestati fra Firenze, Arezzo, Grosseto e Siena

foto d'archivio

Spacciavano cocaina in Toscana, in particolare nelle province di Firenze, Arezzo, Grosseto e Siena. Questa l'accusa che ha portato all'arresto da parte dei carabinieri, in esecuzione di misura cautelare disposta dal gip di Arezzo, di 11 persone di nazionalità albanese e italiana.

Due le persone sottoposte ad obbligo di dimora. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Figline Valdarno, il gruppo, capeggiato da un uomo di 34 anni, albanese, era in grado di approvvigionarsi periodicamente di considerevoli quantitativi di cocaina, anche 500 grammi per volta, che poi rivendeva sia all'ingrosso che al dettaglio.

Il valore delle partite di stupefacente trattate variava dai 500 fino ai 20.000 euro. Le indagini sono iniziate nel dicembre del 2012, a seguito dell'arresto, in località Matassino, nel comune di Figline Valdarno (Firenze), di un pusher di 53 anni, sorpreso in possesso di 120 grammi di cocaina.

Sempre nell'ambito delle indagini, i militari hanno arrestato un quarantaseienne residente a Grosseto, che nascondeva un chilogrammo di marijuana nella sua abitazione. Oltre 50 i militari impegnati nell'esecuzione degli arresti, tra cui i carabinieri dei comandi provinciali di Firenze, Arezzo, Siena e Grosseto, e tre unità dei nuclei cinofili dei carabinieri di Firenze e San Rossore.

Nascondevano la cocaina in zone boschive e in casolari abbandonati, e poi 'mappavano' ogni singola partita di polvere bianca annotandone il peso e il luogo dove era stata occultata. Così tentavano di sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine gli 11 componenti della banda specializzata nello spaccio in Toscana, arrestati dai carabinieri su disposizione del gip di Arezzo.

Gli acquirenti, in relazione alla quantità di cocaina richiesta ricevevano dalla banda le indicazioni sul luogo dove avrebbero potuto trovarla. Uno dei luoghi preferiti dai criminali, era un campo nella zona di Bucine, nella zona di Arezzo, a pochi metri dell'autostrada. "C'è un albero scavato - dice in una telefonata uno dei componenti del gruppo a un cliente -. Accanto all'albero c'è una pietra, sotto la pietra trovi la cocaina".

In un caso i carabinieri, individuato il luogo dove era nascosta la droga, hanno sequestrato 200 grammi di cocaina, per un valore di circa 10.000 euro. Sempre per evitare i controlli delle forze dell'ordine, il gruppo usava delle staffette per effettuare le consegne. Il capo della banda, un 34/enne albanese residente a Montevarchi (Arezzo), affidava la droga da consegnare alla moglie (poi sottoposta ad obbligo di firma nell'ambito dell'inchiesta) per suscitare meno sospetti.

Fonte: Firenze, Arezzo, Grosseto, Siena

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