Il sindaco Fallani rende onore a Ofelia Mangini, uccisa a 42 anni dai mitra delle SS

Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani

Ofelia Mangini aveva 42 anni quando nel 1944 fu uccisa a Badia a Settimo da una raffica di mitra delle SS, assieme a Vittorio Masiani, 12 anni, amico di famiglia; la donna perse la vita per salvare il figlio sedicenne Ormano Fallani dai rastrellamenti.

Il neoeletto sindaco di Scandicci Sandro Fallani nella mattina di mercoledì 28 maggio 2014, come primo atto del proprio mandato, è stato al cimitero di Badia a Settimo a rendere onore a Ofelia Mangini e a Vittorio Masiani, alla presenza del figlio Ormano e delle nipoti di Vittorio Masiani.

“Il coraggio di una donna, di una madre, il sacrificio in nome della libertà assieme al ricordo della barbarie che si ha senza la democrazia – ha detto il sindaco Sandro Fallani – da questi valori, dalla semplicità di un gesto tanto forte parte questa nuova esperienza da Sindaco.

Da questi valori e da quello del lavoro e della sicurezza sul lavoro: subito dopo aver reso onore a Ofelia Mangini e a Vittorio Masiani siamo stati a fare visita a due dei cinque operai intossicati due settimane fa nel gravissimo incidente sul lavoro in piazza Boccaccio, ai due fratelli più gravi che fortunatamente sono tornati a casa: si lavora per vivere, per vivere meglio, per realizzarsi, e ogni giorno dobbiamo tornare a casa dalle famiglie sani e sereni. E’ un obiettivo imprescindibile, al quale dobbiamo lavorare tutti insieme senza esitazioni”.

L’Amministrazione Comunale aveva già avuto modo di onorare Ofelia Mangini e Vittorio Masiani, con l’intitolazione del Centro Civico di Badia a Settimo in piazza Vittorio Veneto alle due vittime dei nazisti.

La donna e il ragazzo dodicenne furono uccisi il 18 luglio 1944; secondo le ricostruzioni dell’accaduto, poco dopo l’ora di pranzo due camion militari con a bordo tedeschi e fascisti impegnati in un’operazione antipartigiana arrivarono nella piazza di Badia a Settimo e sorpresero seduti su un muretto due uomini anziani, che spaventati scapparono in casa di Ofelia Mangini; la donna si trovava in cucina assieme ad un amico dodicenne del figlio più piccolo, Vittorio Masiani: vedendo arrivare le SS Ofelia Mangini gridò e fece in modo che il figlio maggiore, Ormano Fallani di 16 anni, età in cui poteva essere portato via, si mettesse in salvo.

Ofelia Mangini e Vittorio Masiani furono raggiunti da una raffica di mitraglia tedesca e persero la vita. A seguito dell’episodio a Badia a Settimo vi fu un’insurrezione delle donne. “Tornando ai fatti del 18 luglio 1944 – si legge nel racconto del figlio Ormano Fallani – posso ancora testimoniare che appena sparsa in paese la notizia dell’uccisione di mia madre e di Vittorio, tutte le donne si resero protagoniste di un coraggioso e riuscito episodio.

Forse, ed è questo il pensiero che ha attenuato il dolore della perdita di mia madre, la loro morte fece scattare quella molla definita ‘forza della disperazione’ nelle solitamente pacifiche donne di un normale paese quale Badia, che guidate dal parroco Don Chellini affrontarono le stesse SS tedesche e i fascisti, costringendoli a ritirarsi, come si suol dire in buon ordine, e a liberare i loro uomini nel frattempo catturati”.

Fonte: Comune di Scandicci

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