
Da dicembre 2013 al 26 maggio 2014, ieri, alle 18, quando la sua vittoria è emersa prepotentemente con i dati che arrivavano dalle varie sezioni di Empoli.
Un cammino lungo, ma ‘solo’ una tappa di prologo che ha portato Brenda Barnini alla partenza della sua avventura da sindaco della sua città.
Ieri sera, alle 23, prima di una pizza e una birra fra gli amici che l’hanno accompagnata in questi mesi, nel tradizionale ritrovo sera dell’Alchemist in via de Cappuccini, gonews.it ha intervistato il nuovo sindaco di Empoli Brenda Barnini.
Quando è nata l’idea di candidarsi? Sebbene per una giovane politica con un percorso come il tuo alle spalle da tempo si parlava di un’entrata in corsa…
“Ho iniziato a pensare alla candidatura esattamente un anno fa, anche a seguito del risultato negativo del PD alle elezione politiche del 2013. La voglia di mettermi a disposizione di una sfida importante che riguardasse la mia comunità è stata molto forte”.
Il PD nazionale è ricco di giovani, alcuni anche recentemente eletti in Europa. L’opportunità di fare il doppio salto da consigliere comunale a deputata non sarà mancata, eppure ti sei imbarcata in un’avventura non semplice…
“Di proposte ce n’erano state, la categoria ‘giovane e donna’ va abbastanza di moda. Ma io non ho mai avuto dubbi. Considero l’impegno politico come una missione al servizio delle persone e desidero occuparmi di ciò che mi sta a cuore. Non c’era niente che potesse stare al pari della sfida di ridare orgoglio e voglia di farcela alla mia città”.
Brenda Barnini è una tipa non semplice, cocciuta senza dubbio (lei si definisce caparbia). Eppure non ha raccolto tutta una serie di punzecchiature ad opera degli avversari da Nascosti, a Morelli a Cioni che si sono succedute da quell’ormai memorabile 4 dicembre…
“Questa per me è stata da un lato una decisione tattica, come è giusto che accada in campagna elettorale. Dall’altra parte è una scelta che si sposava bene con la mia indole, con la mia idea di politica. Ritengo importante amministrare bene la città. Le sterile polemiche, la denigrazione, gli attacchi personali non fanno bene alla nostra comunità. Su questa stessa linea procede la proposta del mio partito. Concretezza e capacità di ascoltare tutti. Ecco, se dovessi riassumere la mia campagna elettorale con una parola, userei il verbo ‘ascoltare’. Anche questo sta alla base del mio risultato e del successo del PD alle elezioni europee.
E poi fa piacere sentirsi tributare i complimenti dagli avversari. Questo per me è importante perché già prima di iniziare mi fa riconoscere come sindaco di tutti: il mio obiettivo è esercitare la responsabilità di sindaco per tutti, anche per coloro che non mi hanno dato fiducia. Anche per questo dopo il risultato sono passata a salutare tutti al comitato di Damasco e di Dusca. E questo deve essere l’atteggiamento se vogliamo fare qualcosa di buono anche per chi verrà dopo di noi. La politica non è un ring, non è un agone. Non ci deve essere cattiveria”.
Ballottaggio evitato alla grande, ma il 24 maggio sera nessuno pensava a questi numeri. Forse dopo i risultati delle Europee...
“Io l’ho detto fin dal primo momento, perché ci tengo molto alla trasparenza da tutti i punti di vista, anche a non nascondere le emozioni e i momenti di debolezza. Dopo le Europee il clima nel PD era alle stelle. E’ stata una bella cosa anche perché io personalmente ho lavorato in questi anni perché l’idea di politica e di partito che porta avanti Matteo Renzi si affermasse in seno al partito. Però volevo dire che ad ogni elezione gli elettori scelgono e decidono a chi delegare la propria rappresentanza, la propria fiducia. Non davo per scontato nulla quindi. Sono felice comunque di potermi mettere da subito al servizio della città”.
Con l’8% ‘Questa è Empoli’ è la terza forza della città dopo PD e M5S, non male per una lista civica sorta da pochi mesi in seno a un’associazione culturale…
“Credo che questa sia in assoluto la soddisfazione più grande per me. Molto più della mia vittoria. Dentro a quell’8% c’è un concentrato di passione, competenze, impegno e sacrificio, di politica pulita, che mi lascia davvero emozionata e mi fa anche pensare che tutto quello che ho fatto in questi mesi ha avuto un senso.
Questi ragazzi si sino impegnati dal primo all’ultimo giorno come se fossero loro stessi i candidati e questo vuol dire che ho messo del mio a trasmettere loro le motivazioni. Questo dà la misura di come siamo di fronte a svolta. Aggiungo anche
Ti dico anche come considerazione politica che Empoli era l'unico comune in Toscana sopra i 40mila in cui il PD si è presentato da solo e con la sola lista legata al candidato. E' stato un grande atto di coraggio. Mettere, uno in fila all’altro, tanti simbolini, forse mi avrebbe dato meno ansia nel pomeriggio dello scrutinio. Ma da domani avrei governato peggio e valeva la pena di rischiare".
- Calici in alto per Brenda Sindaco (foto gonews.it)
- Il sindaco di Empoli Brenda Barnini con Giacomo Bini, suo stretto collaboratore nel periodo di campagna elettorale (foto gonews.it)
- Brenda Barnini, una pizza tra amici e un po’ di relax dopo la vittoria (foto gonews.it)
- Si brinda alla vittoria e alla nuova ‘sindaca’ di Empoli Brenda Barnini (foto gonews.it)
- Brindisi con birra doppio malto e poi pizza da The Alchemist per Brenda Barnini e alcuni componenti del suo staff e nuovi consiglieri comunali fra cui Andrea Faraoni, Lorenzo Ancillotti e Jacopo Mazzantini. A destra anche il capogruppo uscente del PD il dottor Roberto Bagnoli, a sinistra l’assessore regionale Vittorio Bugli (foto gonews.it)
- Anche Vittorio Bugli ha partecipato alla pizzata della vittoria (foto gonews.it)
- Whatsapp e sms di congratulazioni (foto gonews.it)
- Con David Fioretti, il suo compagno con cui vive in pieno centro a Empoli (foto gonews.it)
- Si brinda alla vittoria e alla nuova ‘sindaca’ di Empoli Brenda Barnini (foto gonews.it)
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