Alessandro Bartoli (Monteluponelcuore): "Cassa di espansione a Fibbiana sì, ma nel rispetto nei territori"

Alessandro Bartoli

"Nel 2016 sarà celebrato il 50° anniversario dall’alluvione. Entro quella data dovrebbero terminare i lavori di messa in sicurezza dell’Arno con il completamento delle casse di espansione.

Così nella riunione del 25/02/14 presso la Sala Riunioni dell’UNIONE DEI COMUNI CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA è stato fatto il punto della situazione per la realizzazione delle casse di espansione di Fibbiana 1 e Fibbiana 2, e da in po' di tempo hanno cominciato a mettere i picchetti e stanno arrivando le lettere ai proprietari delle terre su cui saranno fatti i lavori.

Pur comprendendo la necessità della realizzazione di questa grande opera sinceramente stentiamo a comprenderne l’opportunità di realizzarla a Fibbiana, tenuto conto che nell’alluvione del 1966 a Fibbiana per l’appunto, l’Arno non ha esondato.

Come troppo spesso accade nel nostro paese la storia insegna solo se opportuno, altrimenti l’uomo persevera nella propria arroganza di voler piegare la natura al proprio volere provocando il dissesto idro/geologico che stiamo vivendo in questi anni.

Nel 1966 il Turbone era stato alluvionato dall’esondazione in contemporanea dell’Arno e della Pesa, per cui pur dovendo rinunciare ai campi e alle vigne che si estendevano fino all’alveo della pesa, i Turbonesi hanno accettato una cassa di espansione che pur deturpando il paesaggio originale salvaguarda il paese dal ripetersi degli eventi passati.

MA FIBBIANA NO, perché quest’opera deve essere fatta proprio a Fibbiana modificandone profondamente il paesaggio e mettendo in seria difficoltà le attività che in quell’area si sono sviluppate? La “lungimiranza” delle amministrazioni passate di tutto il circondario ha portato alla costruzione selvaggia da parte di alcuni comuni in zone che sicuramente sarebbero state più opportune per la realizzazione di tale opera. Per fare un esempio sono state costruite delle unità abitative in località la Mollaia (questo nome vi ricorda niente?) chi si è preso questa responsabilità?

E’ questo il modus operandi, manca la programmazione nella realizzazione delle opere. Quindi succede che viene costruito un ospedale vicino all’argine dell’Arno, che altri comuni costruiscano sull’argine o nei pressi e poi Fibbiana ne deve subire le conseguenze.

Ma i Fibbianesi lo sanno? Molti sicuramente no. Le istituzioni si barricano dietro improbabili sensi di responsabilità, ma chi ha sbagliato finora il senso di responsabilità dove lo aveva messo? Ognuno si darà la propria risposta. Noi non siamo contro le casse di espansione, anzi, più volte abbiamo sollecitato per i ritardi per le progettazioni ma il tutto poteva essere fatto nel rispetto pieno dei territori.

E’ giunto il momento di un amministrazione di buonsenso, che abbia rispetto sia della storia che della natura. Bisogna #CambiareProspettiva il 25 Maggio votate MontelupoNelCuore e scrivete BARTOLI".

Alessandro Bartoli, MontelupoNelCuore

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