Arrestato a Santo Domingo Raul Conforti, 39 anni. Mago della pasta di coca è soprannominato 'il chimico', era ricercato da mesi

Raul Conforti

Il servizio per la cooperazione internazionale della direzione centrale della polizia criminale in collaborazione con l'Interpol di Santo Domingo, ha consentito l'arresto nel territorio caraibico di Raul Conforti, 39 anni, originario di Empoli, e Domenico Magnoli di 63 anni, ricercati rispettivamente per traffico di sostanze stupefacenti e per usura.

Conforti, noto col soprannome di «il chimico», è un uomo di fiducia di un latitante precedentemente espulso Michele Rossi ed è stato bloccato nella città di Santiago il 15 maggio, mentre Magnoli è stato catturato vicino Santo Domingo il 16 maggio. L'arrivo dei due latitanti, scortati dagli agenti dominicani, è avvenuto a Roma Fiumicino.
A localizzarli sull’isola caraibica è stata la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Torino, con l’ausilio del II Reparto del Comando Generale e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (S.C.I.P.) – III Divisione Interpol.
Raul Conforti, empolese, si era rifugiato a Santo Domingo quando in Italia, il 27 gennaio scorso, era scattata l’operazione “White Sugar” del Nucleo Polizia Tributaria Torino, conclusasi con l’arresto di 20 persone per traffico internazionale di cocaina dal Sud-America. Il “chimico” era ricercato in tutto il mondo per le sue elevate competenze nella lavorazione della “pasta di coca”, da cui
ottenere, attraverso delicati processi di trasformazione chimica, la cocaina.
Dopo mesi di indagini, l’uomo era stato colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Torino ed emesso dal GIP del locale Tribunale, in relazione all’importazione di numerose partite di cocaina purissima, per un totale di oltre 32 chilogrammi.

Nel seguirlo i Finanzieri si sono imbattuti in Domenico Magnoli, 63 anni, genovese, arrestato nel 2006 insieme ad altre 6 persone per usura, a seguito della denuncia di una coraggiosa imprenditrice del capoluogo ligure. Quest’ultima aveva ricevuto in prestito 19 mila euro, che in meno di due anni erano lievitati a circa 2 milioni di euro da restituire alla banda di usurai.

Magnoli, riconosciuto colpevole, in primo grado era stato condannato a 5 anni di reclusione, ma immediatamente aveva fatto perdere le proprie tracce raggiungendo i Caraibi, dove si era trasferito stabilmente per evitare di espiare la pena.

Nel frattempo, le Fiamme Gialle gli hanno sequestrato una parte della lussuosa villa a tre piani nei dintorni di Busalla (Genova), di cui era comproprietario con la moglie.
Nel mese di aprile 2013, dopo il processo di appello, divenuta definitiva la sentenza di condanna a 4 anni e 6 mesi, la Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Genova ha emesso l’ordine di esecuzione della carcerazione dell’uomo, per l’espiazione del residuo della pena, pari a 4 anni e 1 mese di reclusione.

Nonostante i due si sentissero ormai al sicuro, i militari del Nucleo Polizia Tributaria Torino hanno proseguito nell’attività info-investigativa, grazie alla quale sono riusciti ad individuare i luoghi ove si nascondevano i latitanti.
Così, nella serata di ieri, Conforti e Magnoli sono stati tratti in arresto dai finanzieri e condotti nel carcere di Civitavecchia.

 

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