Il M5S: "Perché dal Comune mai una parola sulle frasi del pentito Schiavone?"

Luca Mazzantini, candidato a sindaco per il Movimento 5 stelle a Santa Croce sull'Arno

Il M5S Santa Croce ha diffuso questo comunicato.

Alcuni silenzi fanno più male di altri, e la loro eco ha un impatto maggiore. Da circa 8 mesi non è stata spesa una sola parola dall'attuale amministrazione di Santa Croce sull’Arno riguardo alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone. Nessun assessore o consigliere ha proferito parola, men che meno il sindaco o il vicesindaco. Ma andiamo con ordine: nell'agosto scorso il pentito rilascia un'intervista a sky nella quale fa il nome del nostro paese; infatti oltre alle scorie nucleari che arrivavano dalla Germania e agli scarti industriali del nord Italia, anche Santa Croce con i suoi fanghi conciari dava il proprio contributo ad avvelenare quella zona, compresa tra le province di Caserta e Napoli, oggi tristemente nota come "Terra dei fuochi". Ad ottobre la Camera dei Deputati (grazie al contributo decisivo del movimento cinque stelle) rende pubblica l'intera deposizione che Schiavone aveva rilasciato nel 1997 alla Commissione Parlamentare d'inchiesta sulle eco-mafie. Quello che emerge è di una gravità disumana: un'intera fetta della Campania è diventata per decenni la pattumiera delle industrie del nord, generando un'incidenza tumorale che in alcune zone arriva a livelli spaventosi. Non c'è una persona che non abbia un parente o amico morto di tumore. Recentemente abbiamo assistito anche alla scomparsa dell’ agente di polizia Roberto Mancini, che per decenni si era impegnato ad indagare sullo sversamento dei rifiuti tossici nella sua terra. Ci saremmo aspettati una presa di posizione netta da parte della nostra amministrazione. Il 7 dicembre scorso abbiamo organizzato anche un incontro pubblico su questa vicenda con l' intervento del nostro portavoce alla Camera Salvatore Micillo. Nonostante in sala fossero presenti numerose autorità locali e rappresentanti del settore industriale, sui mezzi d’informazione non è apparsa nessuna notizia. Forse sarebbe bastato anche mezzo trafiletto in un giornale (anche dopo l'oroscopo e il meteo); a nostro avviso riteniamo che qualche parola andasse spesa, se non fosse altro che per l'onore del nostro paese. Il Comune pur vedendo infangato il nome di Santa Croce sull’Arno è rimasto in silenzio. Per manifestare la nostra solidarietà con le popolazioni colpite da questo dramma, in seguito agli accordi intrapresi con i cittadini membri del meetup locale, proponiamo un gemellaggio fra il nostro Comune e quello di Giugliano in Campania, provincia di Napoli. Ci sembra il minimo alla luce dei fatti che emergono dalle dichiarazioni di Carmine Schiavone. Il collaboratore di giustizia aveva dichiarato che un camion di sua proprietà veniva direttamente a caricare i fanghi conciari e che esponenti di spicco del suo clan, quali Gaetano Cerci e l' avv. Chianese (che oggi si trovano in carcere) mandavano qui da noi decine di TIR per ritirare rifiuti industriali. Schiavone, nelle sue dichiarazioni, faceva anche il nome del C.I.S. SpA, il Consorzio Industriale che si occupava dello smaltimento dei residui conciari con sede in via Buoni 2/A a Santa Croce sull' Arno. Vogliamo credere che, nel caso siano state commesse irregolarità, tutto sia avvenuto in buona fede. Un chiarimento, tuttavia, sarebbe stato doveroso soprattutto da parte di quelle figure che ricoprono o hanno ricoperto incarichi istituzionali quali Alessandro Valiani, oggi Assessore, consigliere del CIS dal 1990 al 1992, e Massimo Bertacca, già Assessore, consigliere del CIS dal 1996 al 2004.

Ai criminali protagonisti di questa crudele vicenda, e allo Stato, che ha tenuto all’oscuro la cittadinanza sul grave pericolo che stava correndo, rischia di aggiungersi il freddo silenzio e l’ indifferenza delle nostre istituzioni locali.

Fonte: M5S Santa Croce sull'Arno

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