
«Giochi di mano, giochi da villano», diceva una filastrocca con cui un tempo i genitori tentavano di dissuadere i propri figli dalle attività manesche e violente. Ma, fatta la tara a un eccesso di aggressività, nessun pedagogo direbbe ormai ad un bimbo di star con le mani conserte e di non servirsi dei propri arti per andar alla scoperta, sperimentare, al limite, anche, un po’ smanacciare.
Domani, però, tre medici – la dottoressa Laura Martini e il dottor Giancarlo Caruso dell’Azienda sanitaria di Firenze e il dottor Giuseppe Checcucci di Careggi – se ne stanno qualche ora alla scuola elementare Carducci in zona Campo di Marte, a tirar le fila di un lavoro avviato l’8 aprile scorso per sensibilizzare gli alunni di quattro classi, un centinaio di bambini in tutto, a manipolare, manomettere, manutenere senza però farsi male, in altre parole senza doversi poi mettere le mani fra i capelli.
Il dottor Caruso e la dottoressa Martini sono ortopedici dell’Unità di chirurgia della mano che all’ex Iot rappresenta una delle punte di diamante dell’Asl 10 e sono stati tra gli animatori di una campagna di sensibilizzazione che invita a far attenzione a come si usano quei due potenti ma anche delicati organi che sono appunto le mani.
Lo scrupolo, in particolare, è a fare attenzione alle attività che si svolgono nei luoghi domestici perché è proprio lì che si annidano i pericoli maggiori o almeno quelli più insidiosi, quelli che meno ci se li aspetta: phon, lavatrici, ferri da stiro, porte. Cautele che si imparano facilmente consultando il sito: www.manisicure.eu, messo “in piedi” proprio per questa campagna per la prevenzione degli infortuni alla mano dei bambini.
Ai bambini in aprile sono stati consegnati degli opuscoli da colorare, giochi di mano insomma, ed ora li si applaudiranno per quello che hanno fatto insieme ai loro genitori e ai lori insegnanti. E un plauso va anche ai medici che li hanno guidati: non resta che battergli… le mani.
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