
Sono già arrivati in 1.500 da tutt’Italia, ma anche da Polonia, Germania, Austria e persino un gruppo di giovani buddisti giapponesi: la piazza del Primo Maggio di Loppiano si è popolata fin dalle prime ore del mattino con l’arrivo di una trentina di pullman. Il "respiro" è internazionale, così come i temi e i progetti che i Giovani per un Mondo Unito dei Focolari stanno illustrando e proponendo: dalla scelta di mettere da parte egoismo e vanità per impegnarsi per la propria gente, alle 23 iniziative sociali e di solidarietà da loro promosse o a cui aderiscono. L’obiettivo? “Rendere l’Italia un paese non certamente solo per giovani – spiegano gli organizzatori di #Spiazzaci – ma per tutti, dove la fraternità sia la legge sottintesa ma visibile. Oggi vogliamo prendere energie e idee per andare avanti e ampliare il nostro raggio d’azione”.
Curiosità ma anche partecipazione nei ragazzi che si avvicinano agli stand: c’è “Legal Kaleidos”, un gioco ad immagini che orienta i partecipanti verso uno stile di vita “legale”; “Arcoquiz”, per invitare ad uno sguardo a 360° sul mondo, le culture, le diversità. Allo stand “Il mondo è qui” c’è la fila per tatuaggi, treccine e il “terzo occhio” sulla fronte, a dire che anche il corpo diventa strumento di interazione tra culture diverse, un segno che resta indelebile. Questi giovani rappresentano un’Italia che costruisce luoghi e rapporti nuovi. Le iniziative, già in atto nel Paese nostrano e che compongono la grande Expo dell’evento, ruoteranno intorno alle tre tematiche centrali della giornata: legalità, dialogo interreligioso e immigrazione.
Alle 11.30 sono iniziati i 7 gruppi interattivi su legalità, partecipazione politica, gestione del dolore e della sofferenza, ecologia, relazioni e comunicazione interpersonale, teoria del caos. Sono aperti fino alla conclusione della giornata anche i 23 stand delle azioni dei Giovani per un Mondo Unito italiani che testimoniano che il cambiamento è già in atto. Si ricomincia alle 15.45 con un flashmob; continuano i workshop tematici e l’afflusso continuo alla mostra interattiva "Silvia Lubich, un sì che la rese Chiara".
Fonte: Ufficio Stampa
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