
La candidata a sindaco Cristina De Monte scrive al vicesindaco Gabriele Toti per capire le sue intenzioni sulla vicenda e rilancia la sfida del confronto diretto
Il Movimento 5 stelle, tramite il proprio candidato a sindaco Cristina De Monte, chiede al vicesindaco Gabriele Toti se è sua intenzione revocare il dirigente che, a suo tempo, dette parere favorevole, in riferimento alla conformità urbanistica, per la costruzione del pirogassificatore da parte dell'azienda Waste Recycling. Alla base di questa richiesta da parte dei 'grillini' ci sarebbe l'incongruenza tra quanto dichiarato dal dirigente e le previsioni del regolamento urbanistico per la zona dove si trova la Waste Recycling e cioè tra la Nuova Francesca e il lungomonte delle Cerbaie.
Venerdì 18 aprile quindi Cristina De Monte ha inviato una lettera al vicesidanco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti per formulargli la richiesta di rimozione del dirigente in questione.
"In data 15 giugno 2010, durante la procedura di assoggettabilità a VIA - dice Cristina De Monte - il responsabile del servizio competente del Comune ha emesso parere di conformità urbanistica in relazione all'impianto di incenerimento di rifiuti c.d. “Pirogassificatore” in cui si dichiarava la conformità urbanistica dell'impianto, dichiarando: 'Anche dal punto di vista della destinazione d'uso, il nostro Regolamento Urbanistico classifica questa aerea come zona di espansione produttiva a prevalente carattere terziario ed alto contenuto tecnologico, quindi non si rilevano difformità che impediscano la realizzazione di questo impianto'".
"Invece, da quello che risulta da nostre verifiche - sottolinea l'esponente del M5S - sul regolamento urbanistico e sul piano strutturale le attività ammesse sono altamente tecnologiche ma “non inquinanti. Così, vista l'importanza della questione Pirogassificatore e visto che l'errore sembra apparire di non lieve entità è stato chiesto al Vicesindaco se, dopo le ovvie ed opportune verifiche, è sua intenzione revocare il suddetto dirigente"
"Infatti - riprende Cristina De Monte - indipendentemente dalla suddetta questione e senza riferimento diretto a nessuno, crediamo che ci debba essere una certa accortezza e certamente un maggiore controllo su certe tematiche. Ad esempio, non sappiamo cosa ne pensa di chi ci amministra oramai da decenni, ma noi come castelfranchesi ci siamo sentiti letteralmente umiliati - spiega la De Monte - quando siamo venuti a sapere dai mezzi di informazione che erano stati sequestrati ben 22 terreni agricoli all'interno di una operazione antimafia riconducibile al famoso clan camorrista dei Casalesi".
"Sentire dire che: “'...per gli investigatori l’idea …. sarebbe stata quella di spingere nel medio-lungo periodo per ottenere un cambio di destinazione d’uso e trasformarli in edificabili' e in particolare, sentirci dire che un clan camorrista, tra tutti i comuni che ci sono, avesse scelto proprio Castelfranco per sperare di 'spingere' per ottenere un cambio di destinazione, come cittadini - dice ancora la candidati grillina - ci offende tutti".
"Caro Vicesindaco, certamente partecipare alle cene della legalità, come ha fatto lei, è molto importante come segnale - affondo il colpo Cristina De Monte - ma credere che basti solo farsi fotografare con Don Armando Zappolini per lottare contro queste infiltrazioni nel nostro territorio e nel nostro tessuto economico – sociale è forse una pia illusione, sennò un mero spot elettorale".
"Cogliamo l'occasione per rinnovare l'invito alla “sfida – confronto” da tenersi mercoledì prossimo alla Contrada di San Michele - conclude - continuando a credendo che non voglia fuggire a certi confronti".
Fonte: Ufficio stampa Movimento 5 stelle Castelfranco di Sotto
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