
Undici fermi per sfruttamento della prostituzione e una dodicesima persona (una giovane prostituta albanese) ricercata. Sono i numeri dell'operazione firmata dalla Squadra Mobile in collaborazione con la Volante e la Polizia Municipale di Arezzo.
Gli agenti, coordinati dal pm marco Dioni della procura della Repubblica di Arezzo, hanno indagato nel giro della prostituzione su strada, individuando due gruppi composti da una banda albanese, una banda romena e una coppia di romeni che operavano lungo le strade intorno ad Arezzo.
Le origini dell'inchiesta, durata tre mesi, partono dall'aggressione ad un protettore romeno messa in atto l'undici gennaio scorso per stigmatizzare il comportamento di una prostituta passata da un gruppo all'altro.
I fermi, resisi necessari per il pericolo di fuga di alcune persone coinvolte, sono a carico di nove uomini e due donne, tre albanesi, sette romeni e un italiano, un napoletano di 55 anni che fungeva da messaggero tra i vari gruppi per raccontare le serate della prostitute che a loro volta venivano controllate tramite il "conto" dei profilattici usati.
Tra le storie emerse anche quella alla "Pretty woman" di un cliente che ha portato a cena una delle prostitute fermate restando con lei tutta la notte.
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