Silvia Motroni, candidato sindaco: "Più che una città abbandonata sembra distrutta da una mente che l'ha odiata"

Silvia Motroni al Gambrinus di Montecatini

"Questa è la mia città, qui ho le mie radici, i miei affetti. Montecatini più che una città abbandonata sembra distrutta da una mente che l'ha odiata. Bisogna averla odiata per ridurla così. Tutto ciò fa rabbia ma non è con la rabbia che mi propongo". E' con queste parole che Silvia Motroni, candidato sindaco delle liste "ORA" e "Rinnovamento per Montecatini", ha aperto il suo intervento, questo pomeriggio, nella manifestazione con i cittadini, al Caffé Gambrinus. Al suo fianco i candidati Maurizio Galligani e Paolo Cardelli della lista "Rinnovamento per Montecatini", Andrea Fedi e Riccardo Magrini, della lista "ORA", che hanno spiegato le ragioni della loro scelta.

"La cosa più sconcertante è che che i responsabili del degrado sorridono oggi sui manifesti di tutta la città, chiedendoci nuovamente il voto – ha attaccato Motroni - . Coloro che hanno consegnato le nostre Terme e le nostre sorti al boia della distruzione - firmando il patto scellerato con Fucksas - che hanno ha ridotto il Kursal una scatola vuota frequentata solo da fantasmi, sprecando due milioni di euro per una piazza in travertino che testimonia la totale mancanza di un progetto per la città, ci chiedono di dar loro ancora una volta la fiducia". Da una stoccata ad un'altra: "Per 5 anni l'assessore alle attività produttive è stato un famoso commerciante che oggi ispira cartelli sul degrado del commercio e istiga i commercianti alla lotta, ritirando furbescamente la mano. Anche questo propone il cambiamento. Se c'è una parola inflazionata oggi è proprio la parola cambiamento – ha affondato il colpo Motroni -. Ma come si fa a parlare di cambiamento quando sul proprio carro i vitello d'oro sono i Verdini, i Cosentino e gli Scajola? Dove un vitello d'oro del calibro di Dell'Utri è saltato giù e fuggito in Libano... ma non l'ha fatta franca".

"Io sono rimasta la stessa con la mia integrità, con idee che guardano al futuro e con il coraggio di non appoggiarmi al carro del vincitore per portare avanti il mio progetto. Io sono una di voi, stanca di vedere la distruzione architettata dalla vecchia politica. Sono una cittadina che non ha sponsor, non mi vedrete mai su palchi dorati a pontificare così come non vedrete la mia immagine che insistentemente si ripete ad ogni cartello – ha concluso Silvia Motroni -. C'è un'etica in tutto, anche nel fare camapgna elettorale. Le centinaia di migliaia di euro che alcuni avversari mostrano di usare in questa campagna per fare 'stalking elettorale' non è nel mio stile".

GLI ALTRI INTERVENTI

Dopo Motroni sono intervenuti i quattro candidati, presenti con lei sul palco del Gambrinus.

Maurizio Galligani: "Oggi la città è un cratere distrutto, con molte ferite da risanare. Io sono uscito da Forza Italia perché è un partito morto, che non ha nessuna spinta al rinnovamento. Il sindaco uscente Bellandi ha sprecato troppi euro in cose frivole, senza rimettere a posto la città".

Andrea Fedi: "Montecatini ha perso la sua identità. Sia la destra sia la sinistra hanno fallito. Silvia Motroni rappresenta il nuovo. Basta alla politica dei politicanti di mediocre livello".

Riccardo Magrini: "Come Silvia sono nato qui e amo questa città e come Silvia penso che il rilancio della città passa anche da un serio progetto sullo sport. Io sono un gregario di Silvia e correrò per lei".

Paolo Cardelli: "Non credo più alle favole. I cartelloni in giro sono le favole di Pinocchio. Al sindaco Bellandi vogliamo bene, è una persona perbene, ma mi sembra Mangiafuoco. Ha avuto 5 anni di tempo ma è stato solo un amministratore di condominio, con modi e tempi sbagliati. Dall'altra parte ci sono il gatto e la volpe che vogliono accaparrarsi i 5 denari rimasti. Ma loro in 10 anni hanno fatto tutte le cose sbagliate che ora denunciano"

Fonte: Ufficio Stampa

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