Franco Bosi lascia il Pd: "Non c'è volontà di cambiamento"

Franco Bosi, tiene in mano la tessera del Pd poco prima di restituirla

Era nell’aria da giorni e alla fine è arrivata la notizia: dimissioni ufficiali dal direttivo del Partito Democratico Montopolese, e da presidente di consulta, di Franco Bosi. “Una decisione che non potevo più rimandare poiché volevo tornare a esprimere liberamente le mie idee di sinistra, senza rendere conto a nessuno. Ecco perché restituisco la tessera.”.

Una vicenda quella dell’ormai ex presidente di consulta di Capanne che ha preso quota nelle ultime settimane. “La non condivisione di alcune scelte durante l'ultimo direttivo è stata il fattore scatenante. Decisione che arriva anche dopo le critiche ricevute sull’operato della già citata consulta e dopo aver dovuto giustificare ai cittadini la mancata realizzazione di alcune promesse fatte insieme a Giovanni Capecchi, attuale assessore al bilancio”. Bosi crede fermamente nella politica rinnovatrice di Matteo Renzi – e concorda su ogni punto del programma, ma non vede la possibilità di attuarlo in un partito che ha deciso di continuare con la vecchia politica non lasciando lo spazio alle nuove generazioni. “Una mancanza di volontà nel cambiamento - ancora Bosi -  figlia di interessi non chiari. Ringrazio tutti i capannesi ai quali garantisco di aver speso sempre tutto l’impegno possibile nelle questioni presentate in consulta”. Un insieme di concause politiche che hanno partorito due lettere di dimissioni una alla Sindaca Alessandra Vivaldi e l’altra al segretario del PD locale Dario Bellofatto.

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