
La Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio è interessata a custodire l’archivio di Enzo Fabiani, in vendita in una libreria antiquaria.
A tal proposito è stata scritta una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, al ministro della Cultura, al presidente della Giunta regionale, all’assessore regionale della Cultura, al sindaco del Comune di Fucecchio, all’assessore della Cultura del Comune di Fucecchio e per conoscenza al sindaco del Comune di Milano.
Eccola di seguito:
"Abbiamo appreso che almeno una cospicua parte dell’archivio di Enzo Fabiani è in vendita presso una libreria antiquaria di Milano. La notizia desta grande preoccupazione anche perché le carte sono poste in vendita non in blocco, ma singolarmente con la possibilità quindi che l’archivio venga disperso. Purtroppo la Fondazione Montanelli Bassi, da cui è partita la segnalazione e che sarebbe interessata alla conservazione di questi preziosi documenti, non è in questo momento in grado di sostenere la spesa per acquisirli. Ci rivolgiamo pertanto allo Stato, alla Regione Toscana e al Comune di Fucecchio (dove Enzo Fabiani è nato) affinché, sia pure in un momento che sappiamo tutti difficile, facciano uno sforzo per reperire la somma necessaria all’acquisto (circa 30.000 euro).
La serie posta in vendita, come risulta dal catalogo curato da Laura Nicora per conto della libreria antiquaria Pontremoli, presenta corrispondenze inviate a Fabiani da parte di alcune tra le personalità di maggior rilievo nel panorama della letteratura del Novecento, tra le quali ricordiamo Giuseppe Berto, Carlo Betocchi, Giorgio Caproni, Nicola Lisi, Mario Luzi, Alda Merini, Giovanni Papini, Mario Pomilio, Luigi Santucci, Vittorio Sereni, Mario Tobino, Andrea Zanzotto. Particolare importanza nel quadro della cultura toscana e fiorentina riveste il gruppo di lettere e cartoline di Carlo Betocchi (circa 40 pezzi, in vendita per 2400 euro).
Fabiani è uno dei più importanti, se non il più importante, poeta religioso dell’altro secolo. Nato a Torre di Fucecchio nel 1924, è morto a Milano il 22 marzo 2013. Nella capitale lombarda, vi si era trasferito giovanissimo e vi aveva fatto il giornalista professionista. Ogni tanto, però, tornava a Fucecchio, che amava. Amava, soprattutto, il Padule, presente nella sua opera, e le colline delle Cerbaie.
Enzo Fabiani, a poco più di quarant’anni, aveva tre raccolte all’attivo (una addirittura pubblicata ad appena vent’anni: “Il legno verde”) e all’occhiello il “Premio Cervia” per la poesia, anno 1964.
E ciò, seppure fosse “fondamentalmente un isolato nel panorama della giovane poesia italiana”. Anche perché i suoi versi non erano “di immediato risentimento sociale o linguistico”, né di denuncia, ma andavano più nel profondo, intessuti di richiami alla mistica. Una realtà comunicante, la sua, “attraverso modi spesso allegorici, ma che ugualmente fa centro su sentimenti e cose attuali”. Reinterpretati, i sentimenti, “da una forma di religiosità mitica, o di misticità religiosa, che li carica e li accende di storia e di preistoria”.
Un percorso, il suo, che lo portò a diventare - ripetiamo - tra i più importanti poeti religiosi italiani, se non il più importante. Espressione di questa terra toscana.
Dopo “Nomen”, raccolta pubblicata da Mondadori, (1965), vennero altri libri. Ricordiamo: “L’Ordinotte” (1978) .“Beati gli amori” (1979), dedicata a sua moglie Neyda, “Nel canto del fuoco”, raccolta dedicata a suo padre Enrico. Fino ad arrivare all’opera omnia, uscita per i suoi ottant’anni, “Il cammino e la pietà”, contenente poesie scritte dal 1954 al 1999, editore Connect.
Nei settant’anni dell’eccidio nazifascista del Padule di Fucecchio, avvenuto il 23 agosto 1944, ci preme ricordare che Fabiani gli dedicò una tra le sue migliori composizioni (“Lamentazione 1944”), divenuta motivo portante di una rappresentazione teatrale di successo.
Per tutto questo, ci appelliamo a Stato, Regione e Comune di Fucecchio, ma non soltanto, affinché non permettano la dispersione di un patrimonio culturale, importante, sottraendolo all’interesse collettivo".
Alberto Malvolti, storico, presidente della Fondazione Montanelli Bassi
Riccardo Cardellicchio, giornalista e scrittore
Marco Cipollini, scrittore
Aldemaro Toni, editore, scrittore, direttore della rivista “Erba d’Arno”.
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