Damiano Carli presenta la sua 'squadra' e poi attacca Capecchi sui mancati finanziamenti europei e sui fanghi di Marti

Damiano Carli con i componenti della sua lista

Damiano Carli candidato a sindaco per il Comune di Montopoli in Val D'Arno con la lista “Progetto Insieme” ha presentato nei locali della Torre Giulia di San Romano la rosa quasi completa del gruppo di cittadini che lo accompagnerà nell'avventura di maggio: Valeria Vanoni psicologa di Casteldelbosco, Laura Bertini commerciante e Fabrizio Riccetti operatore meccanico ambedue di San Romano, Ilaria Rossi montopolese e responsabile Marketing di una nota azienda vinicola locale, Fabiano Terreni assicuratore di Casteldelbosco, Lara Reali impegnata nel volontariato e Giacomo Gronchi imprenditore di Capanne e Gioele di Gianni studente di Montopoli.

Durante la serata sono state approfondite le linee tematiche di un programma che al centro ha la restituzione del Comune al cittadino.

Durante l'evento non sono mancati duri moniti all'attuale amministrazione, e in particolare al candidato del Pd Giovanni Capecchi, Vice Sindaco e Assessore al Bilancio: “Invito Capecchi a spiegare i motivi della mancata partecipazione di questa amministrazione ad alcuni finanziamenti europei, opportunità che prenderò in seria considerazione se eletto. Inoltre gli chiedo, sulla recente questione dei fanghi di Marti, di giustificare le gravi mancanze in tema di monitoraggio e prevenzione”.

Carli e tutta la lista che coordina vorrebbero sapere il motivo per cui i controlli siano stati effettuati solamente dopo le segnalazioni fotografiche di alcuni cittadini e non dopo le due interrogazioni depositate in Comune nelle date del 17 Aprile e 26 Luglio 2013.

Non convince nemmeno, sempre secondo Carli, la giustificazione data alle rimostranze basata sulla scusa qualunquista della strumentalizzazione politica a fini elettorali. Il già citato coordinatore di “Progetto Insieme” pretende una spiegazione alla totale assenza di risposte dovute alla cittadinanza di Marti costretta a creare movimenti di protesta per denunciare una situazione ormai intollerabile.