Arnovecchio, benvenuti in un'area naturale protetta. Una piccola oasi a due passi dalla città. Tutti i segreti del 'mini padule' di Cortenuova

da sinistra: Edo Rossi dirigente settore attività economiche; Marco Boldrini Legambiente, Niccolò Balducci assessore all’ambiente; Ugo Bargagli dirigente responsabile dell’area attività istituzionale


 

Una volta si chiamava ex cava Pierucci, da oggi possiamo definirla una Area Naturale Protetta di Interesse Locale. Un ‘minipadule’ che rappresenta un fiore all’occhiello per il panorama naturalistico-paesaggistico di Empoli.

Pioggia o non pioggia oggi, sabato 5 aprile, si inaugura una vera e propria oasi naturale che è stato ancora ribattezzato il ‘sentiero natura degli uccelli colorati’.  A Cortenuova un ‘pezzo’ di territorio qualche hanno fa di fatto abbandonato torna a nuova vita. Lì l'uomo è fortemente intervenuto: dalla deviazione dell'alveo dell'Arno (che in quel punto faceva una U molto stretta creando spesso e volentieri esondazioni)- da qui il nome Arnovecchio - nel XVI secolo allo sfruttamento delle cave di ghiaia negli anni '60.

Stamani alle 11, alla presenza del sindaco di Empoli, Luciana Cappelli; Niccolò Balducci, assessore all’ambiente di Empoli e Renato Gordini, direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, inaugureranno l’area.

Un percorso abbastanza lungo che gonews.it ha seguito in tutti i suoi passaggi negli ultimi tre – quattro anni.

Adesso l’area di osservazione naturalistica finalmente apre.

Si tratta di un luogo dove hanno trovato riparo e nidificato diverse specie di uccelli acquatici, e non, come lo svasso, il tuffetto, i germani reali, gli aironi, il martin pescatore, il picchio verde, la civetta e dove non è difficile incontrare mammiferi come la volpe, l'istrice e il tasso. Il parco ‘protetto’ si struttura lungo un percorso che si avvicina al lago e da' la possibilità di fermarsi all'interno dei casotti per il bird-watching oppure sedersi su una panchina in tutta tranquillità. Il sentiero prevede un percorso tattile per i non vedenti con spiegazioni e cartellonistica in braille.

Dunque il laghetto è decisamente ‘maturato’.

Il bacino, formatosi in seguito all'attività di scavo, è stato modificato con un sentiero lungo la sponda sud (privo di barriere architettoniche e quindi percorribile anche da diversamente abili), dove troveranno posto panchine e postazioni in legno per osservare da lontano il passaggio degli uccelli migratori, un'attività che richiama sempre più gli appassionati di natura ma che può diventare anche una grande risorsa educativa per i bambini delle scuole.

 

Lungo il percorso c’è una barriera visiva in legno per limitare il disturbo alla fauna e una piccola area attrezzata per la sosta, con panche e tavoli, mentre sul bordo del lago sono stati costruiti capanni di avvistamento, da cui sarà possibile osservare gli uccelli senza disturbarli. Inoltre, leggii e tabelle illustrative spiegano come riconoscere gli uccelli dalla loro fisionomia, o come individuare un animale dalle sue orme. Non mancano webcam che favoriscono  la visione della flora e della fauna che popolano il bacino.

La zona tra Cortenuova e Fibbiana è comunemente chiamata "Arnovecchio" perché vi scorreva un'ansa dell'Arno poi isolata dal normale corso del fiume. In quest’area, l’abbondante presenza di sabbie e ghiaie alluvionali ha indotto, in passato, all'apertura di cave la cui attività estrattiva (oggi non più praticata)  ha dato origine ad alcuni "laghetti" che ancora oggi caratterizzano la zona. Alcuni anni fa, il Comune di Empoli è entrato in possesso di uno di questi bacini, quello all'interno dell’ex cava Pierucci.  Più a sud c’è anche la ex cava Manni che il Comune – è stato spiegato in conferenza stampa – potrebbe acquistare per allargare l’area protetta bissando l’operazione in questo secondo laghetto-habitat.

Una sorta di corridoio ecologico che dal Parco di Serravalle, attraverso la ex cava Pieracci di Cortenuova arriva a ridosso o quasi della Fi-Pi-Li.

L'area, acquisita dal Comune di Empoli, è stata attrezzata e messa in sicurezza grazie al contributo importante dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, pari a 220 mila euro, regalando così alla città una grande opportunità ‘naturale’.

‘’L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze è fortemente impegnata nel settore della protezione e qualità ambientale che assume oggi una particolare attualità. In questo caso, e come abbiamo sempre cercato di fare, - ha sottolineato Ugo Bargagli - abbiamo risposto ad una precisa esigenza del territorio sostenendo un ambizioso progetto di recupero e destinando considerevoli risorse che hanno consentito numerosi interventi. Mi piace sottolineare non solo la valorizzazione delle cave, i servizi per il pubblico ed, in particolare per i non vedenti, ma soprattutto quelle azioni di educazione ambientale rivolte ai giovani che devono sempre affiancare ogni campagna che vuole riqualificare una parte importante del nostro territorio’’.

DESCRIZIONE Area Naturale Protetta: Situata nel Comune di Empoli, circa un chilometro ad est del centro abitato, l’Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) di Arnovecchio si colloca in un paleomeandro dell’Arno. Il fiume delimita l’area a nord, mentre a sud scorre la Strada Statale 67; la città di Empoli e l’abitato di Fibbiana (Montelupo Fiorentino) ne costituiscono rispettivamente il limite occidentale e quello orientale. Essa è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi, che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono di alcune attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione tuttora in atto. A modellare maggiormente la morfologia dell’area, dopo la realizzazione della rettifica dell’alveo originario dell’Arno (effettuata nel corso del XVI secolo per prevenire le ricorrenti esondazioni del fiume), sono state le recenti attività estrattive di ghiaia, che, a partire dal 1966, si sono protratte per vari decenni, portando alla formazione di alcuni bacini lacustri. Il restante territorio è a prevalente destinazione agricola, con una certa promiscuità di colture erbacee e legnose ed un assetto dei campi ancora riconducibile al paesaggio rurale tradizionale. In esso sono ben riconoscibili i segni della bonifica storica, identificabili nel sistema di canali che corrono sul lato sud dell’area. Il territorio di Arnovecchio è inserito nell’elenco della Aree Naturali Protette di Interesse Locale della Regione Toscana (ANPIL) ai sensi L.R. 49/95. L’Ente gestore dell’ANPIL è il Comune di Empoli, che ha predisposto uno specifico regolamento di gestione.

IL RECUPERO DELLE CAVE. Oltre alle strutture di fruizione già realizzate nella’area ex cava Pierucci, sono allo studio varie opere di miglioramento ambientale a fini naturalistici, volte principalmente a determinare una ulteriore diversificazione degli ambienti umidi. Opportuni interventi di modellazione delle sponde su alcuni settori dei laghi potrebbero infatti conferire una struttura più naturale a tali bacini consentendo di ricavare nuovi habitat (come le acque basse) o di ampliarne alcuni già esistenti (canneto e bosco igrofilo). La realizzazione di isole vere e proprie o di piccole piattaforme galleggianti ancorate al fondo, potrà incentivare la sosta e la nidificazione di alcune specie di uccelli acquatici. Interventi specifici potranno essere inoltre indirizzati verso il contenimento di alcune specie alloctone invasive.

AVIFAUNA RIPARIALE E PALUSTRE. Gli uccelli acquatici hanno da sempre esercitato un fascino particolare per la molteplicità di forme e richiami, per il grande fenomeno della migrazione ed anche per il loro elevato numero. Le zone umide presentano infatti una molteplicità di habitat (acque profonde, acque basse, canneti, prati umidi ecc.) e di conseguenza, anche al fine di ridurre la competizione, ciascuna specie si è ritagliata una propria nicchia ecologica, sviluppando le parti del corpo, la fisiologia ed i comportamenti più vantaggiosi in senso adattativo, fra cui rientrano anche i grandi spostamenti stagionali da un continente all’altro. Nell’ambito della fauna vertebrata delle zone umide il numero di specie di uccelli è spesso superiore alla somma delle specie di tutte le altre classi (pesci, anfibi, rettili e mammiferi). Inoltre gli uccelli acquatici risultano spesso di facile osservazione, o sono comunque facilmente “contattabili” grazie al canto. Rientrano in questo raggruppamento gli uccelli legati alle sponde nude e quelli legati alla vegetazione perilacustre e palustre adiacente i laghi derivanti dalle ex cave Pierucci e Manni. Fra i più rappresentativi ricordiamo il piro piro piccolo, la folaga, la gallinella d’acqua, il tarabusino, la cannaiola, l’usignolo di fiume ed il pendolino. Gli ambienti palustri sono assiduamente frequentati anche da specie di altri ambienti che vi si recano per alimentarsi, come il gruccione, le rondini, il barbagianni ed il falco pellegrino.

IL SENTIERO. E’ stato concepito per una completa accessibilità e consente la visita anche a persone con difficoltà motorie e vedenti. E’ dotato di quattro osservatori della fauna che si affacciano sul lago, di un punto di sosta arredato con dei tavoli e panche e di cartelli illustrativi. Sono stati in stallati anche pannelli tattili per persone non vedenti ed ipovedenti che riproducono ambienti, piante e animali.

ORARI DI APERTURA E GESTIONE. La nuova area naturale protetta ‘Arnovecchio’ ha una gestione che è affidata alle associazioni Centro di Ricerca, Documentazione e promozione del Padule di Fucecchio e Legambiente Empolese Valdelsa. Gli orari di apertura per andare a visitare questa ‘Oasi’ e praticare il bird watching sono così stabiliti ma possono essere anche modificati: in inverno dal 1° al 28 febbraio (escluso il periodo da metà dicembre a metà gennaio) sabato dalle 13 alle 16 e domenica dalle 10 alle 13; in primavera dal 1° marzo al 30 giugno, sabato dalle 15 alle 18 e domenica dalle 10 alle 13; in autunno dal 1° al 30 settembre sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 9 alle 12

Per tutte le informazioni, approfondimenti, curiosità è possibile consultare il sito web www.inempoli.it

                                

 Guarda la visita in anteprima all'area protetta del Settembre 2013 durante una Passeggiata della Salute della UISP

 

Nella fotogallery da sinistra: Edo Rossi dirigente settore attività economiche; Marco Boldrini Legambiente, Niccolò Balducci assessore all’ambiente; Ugo Bargagli dirigente responsabile dell’area attività istituzionale

 

 

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