Il figlio ha il gesso e alla scuola media 'Vanghetti' non lo accettano. La madre protesta

La scuola media 'Vanghetti' di Empoli (foto gonews.it)

La vicenda che raccontiamo di seguito si è risolta questa mattina, venerdì 4 aprile, come si evince anche dall'articolo, con l'ingresso regolare del bambino a scuola e nella sua classe, spostata finalmente al piano terra.

Il figlio ha una sorta di gesso alla caviglia, deve muoversi con le stampelle, e questo basta a far saltare al ragazzino, 11 anni, 4 giorni di scuola, perché l'istituto dove è iscritto non lo ha fatto entrare da lunedì a giovedì, questa mattina.

Motivo? La sua classe è al piano superiore della Scuola Media Vanghetti di Empoli, a Pontorme, e l'ascensore non funziona da qualche tempo.

Il problema sarebbe stato risolto però spostando momentaneamente la classe in un'aula al piano terra.

La cosa non è stata però fatta e anche questa mattina, la madre del ragazzino, che si è fatto male la scorsa settimana giocando nel giardino di casa, si è presentata all'ingresso chiedendo della dirigente scolastico.

Visto che la situazione non era cambiata anche stavolta non è stato fatto entrare, sebbene ci fosse stata la disponibilità da parte dei genitori a far salire le scale all'alunno con un aiuto, assumendosene la responsabilità.

C'è voluto anche l'intervento di un agente di polizia municipale del comando territoriale di Empoli questa mattina che sembra aver sbloccato la faccenda, tanto che domani mattina, venerdì, sembra che la classe sarà spostata in aula 'bassa'.

Il caso era stato segnalato a inizio settimana con una nota della madre del ragazzo al dirigente dell'ufficio scolastico regionale per la Toscana di Via Mannelli a Firenze.

"Uscita dall'ospedale sabato mattina (29/03/2014) - scrive la madre - con il bambino dopo la visita ortopedica, sono andata subito alla segretaria della scuola a portare tutti i verbali del pronto soccorso e chiedere la riammissione del bambino già per il lunedì 31/03/2014. Ho firmato diversi fogli per la consegna dei verbali, per richiedere l'ingresso alla scuola 5 minuti dopo e l'uscita dalla scuola 5 minuti prima. E ho scritto una richiesta per lo spostamento della classe dal primo piano al piano terreno visto che il bambino non può fare le scale e l'ascensore è rotto.

Il segretario mi ha chiesto di non portare il bambino a scuola il lunedì perché avevano bisogno di tempo per organizzare la scuola e che nel fra tempo chiedesse alla pediatra un certificato di esonero per l'educazione fisica ed un certificato d'idoneità che il bambino possa frequentare la scuola con il gesso.

E qui cominciano i problemi visto che la pediatra non'è tenuta a dare nessun tipo di certificato di riammissione dopo un infortunio che abbia comportato un trattamento con l'uso del gesso (in base al DPR Presidente della Repubblica 1518/1967, art 42 ulteriormente chiarito nell'Accordo tra Pediatri di Famiglia e Regione Toscana del 24/01/2013).

In tali situazioni è sufficiente la giustificazione o richiesta dei genitore. Ma la preside non ha accettato.

E quindi al bambino viene negata la frequenza scolastica. Ho chiesto la motivazione per scritto per cui il bambino non può rientrare, ma senza una risposta logica. Ho chiesto un'appuntamento per parlare di persona con la preside e mi hanno detto che quella mattina (02/04/2014) mi avrebbero chiamata ma non ho sentito nessuno.

Sta di fatto che, malgrado tutti i miei tentativi di fare rientrare il bambino a scuola, viene negato a mio figlio, nell’ambito di un servizio scolastico pubblico, il diritto fondamentale di frequentare la scuola, costituzionalmente garantita.

Oggi - giovedì - ho portato mio figlio a scuola presentando una dichiarazione di riammissione dopo infortunio, dove chiedo alla dirigente che l'alunno possa riprendere la propria frequenza scolastica in data odierna. E dichiaro inoltre di assolvere la scuola da responsabilità che dovessero verificarsi a causa dell'infortunio".

Insomma vedremo tra poche ore cosa accadrà.