Luca Rovai è in corsa per le amministrative. Una lista civica, autonoma e a sinistra: “In continuità con la giunta Mori, ma con le nostre innovazioni”

Luca Rovai (foto gonews.it)


Una candidatura autonoma, a sinistra e in continuità con la giunta Mori.

Si è presentato questa mattina, 29 marzo, in un conferenza stampa all’aperto, nel centro di Montelupo il quinto candidato in corsa per le amministrative di maggio, Luca Rovai.

Rovai, candidato per la lista civica ‘Montelupo in Comune’, è sicuramente uno dei personaggi di spicco della politica montelupina. 45 anni, laureato in fisica e dipendente del Cnr al Consorzio Lamma, è stato assessore nelle quattro giunte precedenti, occupandosi di varie materie, tra cui, nell’ultima giunta Mori dell’istruzione.

La lista che sostiene Luca Rovai nasce nell’ambito del progetto di FabricaComune, laboratorio politico di sinistra che ha presentato anche a Empoli e a Fucecchio i propri candidati, Dusca Bartoli e Emanuele Cripezzi. La candidatura di Rovai abbraccia però, come si legge nel comunicato,  “tutti i montelupini  interessati al loro futuro e convinti di vivere in un territorio di eccellenza”.

Militante di Rifondazione Comunista, si presenta con una lista civica composta da persone di sinistra, ma non solo. “Molti nostri sostenitori – ha detto - non hanno mai avuto una tessera di partito e non provengono dalla stessa storia politica”.

L’obiettivo del progetto politico sarà quindi quello di “valorizzare la positiva esperienza dell’amministrazione e allo stesso tempo apportare innovazioni”.

“La nostra è una candidatura autonoma, - ha spiegato Attilio Barucchi, uno dei sostenitori delle lista e responsabile del programma - vogliamo riportare nel dibattito politico cittadino la serenità che nelle ultime settimane è mancata”.

La connotazione a sinistra della lista è comunque chiara. “Per la prima volta – ha proseguito Attillio Barucchi – la sinistra a Montelupo si organizza in maniera autonoma per governare, quella che ci siamo posti è sicuramente una bella sfida”.

Non un uomo solo al comando, ma una bella squadra appoggia infatti la candidatura di Luca Rovai. “La nostra – ha detto - è una lista aperta e inclusiva. La partecipazione è stato uno dei cavalli di battaglia anche della giunta Mori e vogliamo proseguire in questa tradizione. Anche il programma è aperto ai suggerimenti e il 10 aprile lo presenteremo in punti programmatici”.

Le due giunte Mori hanno quindi, secondo Rovai e Montelupo in Comune, gettato le basi per la costruzione del futuro della città. “Noi ci facciamo carico di quello che di buono è stato fatto nelle precedenti amministrazione e anche di quello che possiamo avere sbagliato. Credo che questo sia un segnale di responsabilità. Doveroso da parte mia, che ho partecipato all’amministrazione della città negli ultimi 19 anni”.

Il programma di Rovai e sostenitori sarà organizzato in maniera integrata: “Non si può pensare – ha proseguito – di organizzare la città in settori, ma dobbiamo pensarla per grandi progetti”.

La campagna elettorale di Montelupo in Comune non punta a “demolire l’avversario”: “Non sarà – ha detto Paolo Grasso, responsabile della comunicazione della lista - una campagna all’insegna della “politica nelle stanze”, staremo fuori, tra la gente e cercheremo di parlare con tutti. Non sarà solo una campagna sui social o su internet perché non vogliamo certo tenere fuori una fetta di popolazione”

Sulla tormentata vicenda del dopo-primarie Pd, Rovai non prende posizione. “La scelta è stata quella di non intervenire e di non pronunciarsi né su un candidato né sull’altro, proprio perché volevamo intraprendere la nostra strada. Il clima politico che stiamo vivendo in Italia non ci piace, non possiamo pensare che gli affari locali siano completamente distanti da quelli nazionali”.

La sensazione è comunque che sulla scelta di candidatura autonoma abbia influito anche il vincitore delle primarie, Simone Terreni,  che rappresenta più una “rottura” con la precedente amministrazione rispetto a Giacomo Tizzanini, attuale vicesindaco e “collega” di Rovai. Probabilmente, infatti, una coalizione con il Pd a guida Tizzazini avrebbe potuto verificarsi.

Alice Pistolesi

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