In arrivo 34 'Lucas', massaggiatori cardiaci esterni. Sono donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

I 'Lucas' donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Domenica prossima all'evento “ChiamaLavita 2.0” che si svolgerà nella mattinata all’Auditorium di Pistoia con centinaia di Volontari dei soccorsi saranno presenti anche alcune delle decine e decine di persone salvate da un arresto cardiaco improvviso. Il progetto di eccellenza della Provincia di Pistoia compie quasi dieci anni e fa un ulteriore salto di qualità con altri 34 nuovi massaggiatori cardiaci esterni, i “Lucas” donati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, presentati stamattina nel corso di una conferenza stampa.

Domenica mattina, sempre all’Auditorium 27, dei 34 “Lucas” saranno consegnati alle Associazioni di Volontariato. Gli altri massaggiatori andranno invece nei presidi ospedalieri della ASL3 (nei pronto soccorsi e nelle sale operatorie e di emodinamica) e a bordo delle Automediche del 118.

Durante la cerimonia di consegna dei massaggiatori cardiaci, alla quale saranno presenti numerosi rappresentanti istituzionali e politici, rappresentanti degli ordini professionali, verranno anche condivisi gli importanti risultati raggiunti in questi anni nella lotta alla morte cardiaca improvvisa e non mancheranno le testimonianze dei pazienti.

“ChiamaLavita” è nato nel 2003 grazie ad una sinergia tra Azienda USL3, attraverso la Centrale operativa del 118, Associazioni di Volontariato e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. In nessun altro territorio è presente un sistema di soccorsi così efficace, capillare e diffuso per l’impiego dei defibrillatori e dei massaggiatori nella lotta alla morte cardiaca improvvisa.

Una rete dell’emergenza e urgenza che al momento è unica. Al suo sviluppo ha certamente contribuito la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che segue e sostiene il progetto “ChiamaLavita fin dai suoi albori.
“Con questa nuova dotazione –ha detto il presidente della Fondazione, professor Ivano Paci- ora la risposta a questa temibile patologia acuta diventa integrale”. Paci ha aggiunto che le dotazioni tecnologiche sono indispensabili ma è altrettanto fondamentale che esse siano usate da chi ha competenza e passione. “Qualità che non mancano agli operatori del 118 e ai volontari e pertanto –ha evidenziato il presidente- siamo sicuri che questi apparecchi saranno in buone mani e le nostre risorse spese bene”.

Per i “Lucas” la Fondazione ha erogato un contributo pari a quasi 450 mila euro.

Il direttore generale, insieme al direttore sanitario Lucia Turco e al direttore dei presidi ospedalieri Roberto Biagini, ha ringraziato la Fondazione a nome di tutta l’Azienda sanitaria.

“Con questa donazione –ha detto Abati- potranno essere salvate molte vite, la Fondazione –ha sottolineato il dg- ha mostrato sensibilità notevole nei confronti di tutta la comunità pistoiese che si sentirà più sicura ed anche orgogliosa di avere dispositivi così all'avanguardia che ci collocano ai vertici delle classifiche a livello nazionale per i dati di sopravvivenza da arresto cardiaco”.

Piero Paolini, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza, ha ricordato che le ultime evidenze scientifiche indicano che la lotta alla morte cardiaca si combatte solo con la defibrillazione precoce e con il massaggiatore cardiaco più che con i farmaci.

“Oramai -ha detto- sono due strumenti indispensabili nei soccorsi e noi li possiamo offrire ovunque sul nostro territorio, anche in zone molto periferiche”.

nella foto al centro il direttore generale, il direttore sanitario i Volontari delle Associazioni, il prof Ivano Paci il direttore del dipartimento di emergenza e urgenza e il direttore degli ospedali

Fonte: Ufficio Stampa

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