Primarie PD: respinto il ricorso di Patrik Tancredi, il candidato è Giulia Deidda

Giulia Deidda con Patrik Tancredi (foto gonews.it)

La Commissione Provinciale di Garanzia del PD ha respinto il ricorso di Patrik Tancredi sulle primarie. Il candidato sindaco dunque è Giulia Deidda.

Questa la motivazione: "La richiesta è respinta, in quanto il divario tra i voti ottenuti dal vincitore delle primarie Giulia Deidda e lo stesso Patrik Tancredi è talmente ampio (circa 600 voti) che il risultato non può essere stato inficiato dalle limitate e circoscritte irregolarità descritte nella segnalazione”.

Il ricorso di Tancredi chiedeva di annullare le primarie per irregolarità e, in secondo luogo, "l'espulsione dal partito dei soggetti coinvolti o quantomeno l'adozione di gravi misure sanzionatorie nei loro confronti".

Su questo secondo punto la Commissione Provinciale di Garanzia del PD chiede a Tancredi di rispettare il regolamento. Scrive la commissione: “Non risulta a questa commissione che sia stata inviata copia alle controparti, né è stata consegnata a questa commissione la documentazione sottoscritta dal ricorrente”. La commissione insomma fa notare a Tancredi che nel presentare il ricorso avrebbe violato lui stesso le regole.

La commissione fa anche notare di aver “potuto soltanto prendere visione di tale documentazione. Il ricorrente non ha voluto, per motivi riguardanti la privacy delle persone, fornire i nomi di coloro che hanno formulato le dichiarazioni a supporto della tesi sostenuta nella segnalazione. E’ del tutto ovvio che questa commissione, per svolgere “una accurata indagine sugli eventi”, come richiesto dal ricorrente e per instaurare un giusto contraddittorio tra le parti, ha assoluta necessità di conoscere le generalità dei dichiaranti, che non possono essere coperte dall’anonimato”. Insomma la commissione sembra aver preso seriamente la segnalazione di Tancredi ma lo invita a dire chi sono coloro che formulano e accuse.

Si legge infine nel documento pubblicato oggi: “La commissione prende comunque atto che il ricorrente “ha già provveduto a segnalare i fatti alle competenti autorità, le quali hanno preso atto della segnalazione e svolgeranno apposita attività investigativa”. Tali autorità, qualora ravvisino ipotesi di reato, potranno ben più efficaciemente di questa commissione svolgere l’ attività di carattere inquisitorio di loro competenza”.

 

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