
"Io sono un Empolese, di più, sono un Pontormese, e anche se sono residente a Firenze dove ho amministrato per tanti anni la città, ora vengo a riposarmi a Empoli. Amo questa cittadina e l'aria che ci si respira e credo che meriti di più del governo che ha avuto in questi anni. Per questo sono qua. Come si dice? Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Ecco, credo che la mia presenza a fianco di Damasco Morelli e della sua lista abbia un significato importante".
"Io non ho ambizioni, ho dato tanto e avuto tanto dalla politica. Soddisfazione e insoddisfazioni, ma sono qui per sostenere un'idea vincente".
Parole e musica di Graziano Cioni. Da qualche tempo fuori dai giochi della politica fiorentina, almeno dal punto di vista delle cariche, l'ex assessore alla sicurezza del Comune di Firenze si presenta adesso senza la tessera del PD - "non l'ho rinnovata per sentirmi libero di dire la mia e di schierarmi dove ritengo più opportuno", ha detto - ma con in tasca da qualche mese la sentenza di piena assoluzione, "perché il fatto non sussiste", al processo per la riqualificazione urbanistica dell'area di Castello dove era accusato di corruzione insieme ad altri 6 imputati, tra cui l'ex presidente onorario di Fondiaria-Sai Salvatore Ligresti.
"Dopo tante notti da incubo - disse un anno fa - in cui mi chiedevo sempre cosa penseranno le persone, i cittadini, dopo aver visto soffrire la mia famiglia, finalmente stanotte dormirò".
L'endorsement di Graziano Cioni era atteso, visto che già dalla prima uscita Damasco Morelli aveva al suo fianco la figlia dell'ex assessore fiorentino-pontormese, Beatrice.
LE IDEE di CIONI
"Tanto per farvi capire non ho più la tessera ma alle Europee voterò convintamente PD, così come sostengo le idee di Matteo Renzi che quando parla mi trova in accordo. Ma per governare di una città non servono ideologie, servono programmi, competenza, capacità ed esperienza. Qualità che trovo in Damasco, unita alla capacità di ascoltare".
"Il progetto, il programma, l’idea di città del candidato a sindaco Damasco Morelli mi convince, L’appello di Damasco è un appello rivolto a tutti i cittadini oltre le ideologie e le appartenenze politiche. Rompe gli schemi. Chiama a raccolta i delusi dell’attuale governo della città. È positiva, mira a costruire non a distruggere".
"Le ideologie non si negano, sono parte di noi, ma con l’ideologia non si amministra una città. Nella nostra visione di governo cittadino il sindaco rappresenta tutta la cittadinanza, non solo una parte di essa.
La candidata ufficiale del PD è lei stessa corresponsabile “delle macerie” che denuncia. Era capogruppo in consiglio comunale e segretaria del partito con Luciana Cappelli come sindaco. La sua elezione significherebbe la continuità con una politica di fallimenti che è durata troppo a lungo.
Unitevi al progetto di Damasco Morelli, che impegna esclusivamente per Empoli: alle Europee votate per il vostro simbolo di partito. Le due cose si possono e si devono fare!".
"Matteo Renzi, segretario del PD a cui fa riferimento anche la candidata del PD, ha sdoganato un’alleanza di governo politico con il nuovo centro destra di Alfano. Addirittura per le riforme istituzionali ha chiamato Berlusconi al tavolo delle trattative. La proposta di Damasco è meno dirompente perché tiene i partiti fuori della porta e si rivolge alle persone come portatrici di programmi e di valori civici. Al governo della città può andare, finalmente, un nuovo soggetto indipendente con un programma ben delineato, che non può esserecondizionato da nessuno.
Damasco è la nostra garanzia.A tenere unite persone diverse è proprio la credibilità di Damasco e il suo programma chiaro e incisivo. Quando si amministra una città sono i bisogni e, se volete, gli interessi dei cittadini che devono rappresentare la stella polare di chi governa.
Ci sono persone di centro-destra che hanno aderito all’appello condividendo la figura del candidato sindaco e la sua idea di città. Il nostro percorso politico formativo è indiscutibilmente di sinistra. Basta dare uno sguardo ai nostri curricula".
MA QUALE LIBERISMO?
"Ci sarebbe da ridere quando Damasco viene accusato di “liberismo” senza sapere di cosa si sta parlando: la presenza del privato nel sociale consente di dare risposte che altrimenti non sarebbero possibili. Il ruolo del pubblico (con risorse sempre limitate!) è sempre meno di gestione diretta e sempre più di programmazione, di regole, di tariffe da imporre e da controllare. Se a Firenze chiudessero le RSA gestite dal privato… non si riesce a immaginare il disastro per le famiglie".
Alcuni punti del programma che piacciono a Cioni e Mancini
Il comune unico: la fusione dei comuni dell’areaEmpolese-Val d’Elsa porterà a un comune di circa 200 mila abitanti che,sciolte le Province,avrà un ruolo importante nei confronti della Regione Toscana. Un’operazione che potrà portareeconomie di scalaenormi con l’unificazione degli ufficie la riduzione dei costi della politica con un unica giunta al posto delle attuali 11 e con un solo consiglio comunale al posto di 11.
Lavoro e benessere economico delle persone:è il primo punto del programma.
Ecco alcuni semplici esempi.
a) Attrarre investimenti snellendo le procedure e dando il massimo della disponibilità del Comune a chi porta lavoro: tappeto di velluto rosso a chi apre sul nostro territorio la propria azienda.Chi investe e porta lavoro deve venire a Empoli perché qui ci sono i vantaggi: dalla riduzionedegli oneri di urbanizzazione all’abbattimentodelleimposte comunali. Ci vuole un ufficio che segua, coordini e anche inseguachi vuole investire.
b) Sfruttare al massimo i fondi europei per l’impresa, per il territorio e per l’urbanistica, promuovere un laboratorio di nuovi mestieri e professioni e aprirsi alle nuove tecnologie.
Qualità della vita, contrasto all’illegalità e rinascita del centro storico.
a) Portare la vigilanza sul territorio a un livello adeguato. Oggi è assente! Serve la presenza di una divisa
b) Ribilanciare la città: Il centro storico è soffocato dal degrado, le attività scappano o chiudono, occorre tornare a favorire il centro commerciale naturale. Manca l’alimentare che da sempre,in tutte le esperienze,è una dellesue locomotive.
c) Incentivare la ristrutturazione degli appartamenti.Ci sono dei “tuguri” nel centro. L’obiettivo è riportare gli empolesi nel loro centro storico, sembra un paradosso ma questo è quello che dobbiamo fare. Ci deve essere discontinuità con il passato che si è basato sul contenimento e sulla disincentivazione delle ristrutturazioni.
Comune amico: deve essere più facile ottenere una pratica o un servizio, si deve trovare un più partecipativo e trasparente percorso amministrativo per qualsiasi necessità Deve essere più facile segnalare un problema e vederlo risolto (con una task force di operatori comunali). Ci vuole maggiore presenza nei luoghi del bisogno (anziani,bambini,famiglie).
La nostra proposta è di dare vita a un Consiglio Comunale delle categorie, una consulta con ruolo consultivo e propositivo che lavori in sinergia con la rappresentanza politica.
Servizi socio-sanitari più efficienti.
Ecco alcune idee.
a) un numero verde h24 a sostegno alla fragilità “c’è sempre qualcuno che pensa a te”; sportello per l’anziano con l’Alzheimer e accompagnamento della famiglia; servizi che facilitino la domiciliarità che non deve mai tradursi in delega alla famiglia del problema; un pronto intervento di assistenza sociale domiciliare con l’apporto del volontariato.
b) emergenza casa e povertà: anche qui occorre un rapporto con i privati proprietari di alloggi sfitti, occorrono rapporti con il volontariato cattolico e laico, come la Misericordia e le PubblicheAssistenze.
d) riorganizzazione della società della salute come integrazione fra intervento sanitario e sociale,dall’ospedale al ritorno a casa.
e) la solitudine degli anziani rimasti soli deve essere contrastata.
Uno stadio moderno all’altezza della squadra di calcio cittadino
Mario Mancini: "Damasco è un leader, è un dirigente ad alti livelli e sa come gestire un'azienda che deve essere riorganizzata come un Comune. E' una persona di grande spessore umano, competente, di provata esperienza, coraggioso a tal punto da mettersi contro il potere consolidato. E' riuscito a catalizzare intorno a sé molte personalità politiche cittadine. Sono di centrodestra in alcuni casi, ma sentito proporre da loro più cose sensate che hai due candidati alle Primarie del PD".
Con Damasco, a fianco di Cioni e Mancini, anche l'architetto Franco Bagnoli: "I governi ultimi del PD a Empoli non hanno avuto una progettualità, ma sono stati capaci di creare solo una oligarchia di potere con una filiera di corruzione e affarismo".
- Graziano Cioni insieme a Mario Mancini e ‘Cagliostro’. In campo per Damasco Morelli Sindaco a Empoli (foto gonews.it)
- Graziano Cioni (foto gonews.it)
- Graziano Cioni (foto gonews.it)
CHI e' GRAZIANO CIONI
Graziani Cioni, 67 anni, appoggia la candidatura di Damasco Morelli a sindaco di Empoli
Nato a Pontorme, Graziano Cioni è segretario della FGCI a Empoli e quindi segretario della federazione fiorentina dei giovani comunisti nel fatidico 1968.È anche segretario del PCI di Empoli prima di essere chiamato a ricoprire varie responsabilità nella Federazione provinciale del PCI. Nel 1976 è inviato nelle zone terremotate del Friuli e da una roulotte tra le macerie di Gemona coordina il comitato per la ricostruzione, un organo transpartitico basato sul volontariato.
Primo presidente dell’azienda Servizi pubblici municipalizzati di Empoli, ricopre, dal 1977 al 2009, vari incarichi di governo a Palazzo Medici Riccardi e a Palazzo Vecchio nelle giunte di Elio Gabbuggiani, Massimo Bogiankino e Leonardo Domenici.
Il 20 febbraio 1988 inaugura la zona a traffico limitato ZTL più grande d’Europa e nel 2000 diventa vicesindaco di Firenze. In questa trentennale esperienza amministrativa si occupa di fatto di tutti i settori di intervento dell’amministrazione comunale fiorentina.
È deputato alla Camera nella XI legislatura per il PDS e quindi senatore nella XII e XIII.Fa parte del Consiglio d’Europa ed è membro della delegazione italiana presso l’UEO.
Nel dicembre del 2007 la James Madison University della Virginia (Stati Uniti) gli conferisce la Laurea Honoris Causa in legge e la cittadinanza onoraria di Harrisonburg,la città dove a sede l’Università.
CHI e' MARIO MANCINI
Mario Mancini, 59 anni, appoggia la candidatura di Damasco Morelli a sindaco di Empoli
Nel 1978 Mario Mancini si laurea in storia a Firenze con Giuliano Procacci con una tesi sul partito laburista britannico.
Negli anni successivi collabora con la Fondazione Feltrinelli di Milano occupandosi della seconda internazionale e pubblicando sugli “Annali”.
Viaggia e studia all'estero fino quando l'esperienza di Steve Jobs e della Apple cambia il suo percorso professionale.
Nel 1986,insieme a Flavio Arditi, Tiziana Arrighi, Marco Covini e Giuseppe Palmeri, avvia ThèsisContents, una start-up che si prefigge di portare le nuove tecnologie, allora appena emergenti, nel mondo dell'editoria. Nel 1989 Thèsis, insieme ad altre 4 aziende italiane, riceve l’incarico da Steve Jobs di portare in Italia la nuovissima e rivoluzionaria workstation, NeXT, il cui software adesso è negli iPhone.
Con l’arrivo dei nuovi media, con Luciano Belli e Gianluca Guzzo, avvia MYmovies, diventato in breve il sito di cinema più visitato in Italia. All'interno di MYmovies si occupa dello sviluppo dei contenuti.
Nel 2008 dopo l'acquisizione di MYmovies da parte di IBS (gruppo Messaggerie italiane) –oggi del Gruppo L'Espresso – lascia MYmovies per avviare, insieme a Thèsis, Mirella Francalanci e Maurizio Silvi, una nuova start-up, goWare, incubata al Polo tecnologico di Navacchio. GoWare pubblicaebook e applicazioni per i dispositivi mobili.
Contribuisce regolarmente al blog “ebookextra” dedicato all’economia dei nuovi media digitali.