
Piaggio ha chiuso il 2013 con un utile netto di 18,1 milioni di euro, a fronte dei precedenti 42,1 milioni, che si tramuta in perdita netta di 6,5 milioni di euro a seguito dell'adesione alla proposta dell'Agenzia delle Entrate, che ha chiesto di pagare in Italia tasse già pagate in altri Paesi, che ha avuto un impatto di 24,6 milioni di euro.
In calo i ricavi da 1,4 a 1,21 miliardi, con un'incidenza negativa di 53 milioni a seguito dell'effetto cambi. Nessun dividendo per il 2013.
Stima oltre 800 mila vendite al 2017
Il gruppo Piaggio prevede di raggiungere nel 2017 vendite per oltre 800 mila unità, pari ad una crescita media annua, nel periodo 2013-2017, del 9,8%. E' quanto prevede il piano strategico 2014-2017 presentato oggi a Milano dal gruppo di Pontedera. Di analogo livello la crescita prevista per i ricavi, con un Cagr 2013-2017 del 9,6% e un fatturato netto consolidato di circa 1,75 miliardi di euro nell'esercizio 2017. Nello stesso esercizio è previsto un utile netto pari a circa 70 milioni di euro, un Ebitda (margine operativo lordo) di circa 250 milioni di euro, con Ebitda margin pari al 14% circa.
La posizione finanziaria netta è prevista a circa 400 milioni di euro nel 2017, rispetto a 476 milioni a fine 2013. Il piano strategico del gruppo guidato da Colaninno punta "a far leva sulla consolidata leadership in Europa (18% circa del mercato totale, 26% nello scooter) al fine di trarre il massimo vantaggio dalla prevista ripresa del mercato dopo sei anni consecutivi di contrazione".
Sui mercati asiatici Piaggio punta al mantenimento di player di riferimento nel mercato vietnamita degli scooter premium, anche grazie al rinnovamento della gamma Vespa.
Per quanto riguarda il mercato cinese, il gruppo intende entrare con una propria presenza diretta con i brand e i veicoli premium, nonché con nuove gamme di prodotti come le motociclette di piccola e media cilindrata.
Fondamentale poi il mercato indiano, nel quale Piaggio punta a consolidare il proprio ruolo di "premium player" attraverso incisive azioni di marketing, di consolidamento della rete di vendita e di ampliamento della gamma Vespa. Saranno inoltre perseguite e sviluppate tutte le opportunità di export (in particolare verso Africa e America Latina) della produzione indiana.
Dal 2014 dividendi proporzionali a utile
Il gruppo Piaggio già nel 2014, e in tutto l'arco del piano, potrebbe tornare a distribuire dividendi ''proporzionali all'utile''. Lo ha detto il direttore generale finance di Piaggio, Gabriele Galli. ''Nella misura in cui ci sarà una generazione di utili - ha spiegato il manager - nel 2014 ci saranno dividendi proporzionali agli utili''.
Nel piano strategico Piaggio ha a disposizione una cifra di 120 milioni di euro ''che possono servire per dividendi, buy back o per questioni contabili come le riserve di conversione'', ha sottolineato Galli, precisando che ''questa non è una dividend policy''.
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