
Una città intera ha salutato per l’ultima volta il governatore della Misericordia di Empoli Giovanni Pagliai. Oggi, giovedì 20 marzo, si sono tenuti i funerali nella chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, una cerimonia a cui hanno partecipato in centinaia.
Tutta la città si è stretta intorno alla famiglia, alla moglie Ivonne e ai tre figli maschi, Federico, Francesco e Filippo. Una chiesa gremita, decorata con i colori e gli stendardi delle confraterinite e con gli abiti storici della Misericordia, le 'buffe'.
Alla cerimonia erano infatti presenti tantissimi volontari delle confraternite toscane tra cui una rappresentanza della Misericordia di Firenze e la Misericordia di San Miniato Basso.
Tante le autorità politiche del circondario dell’Empolese-Valdelsa e i rappresentanti delle forze dell’ordine, ma anche personalità dell'imprenditoria come Loriano Bagnoli della Sammontana e Daniele Corsini della Cabel.
Tra gli altri hanno assistito alla cerimonia l’onorevole Dario Parrini, l’assessore regionale Vittorio Bugli, il consigliere regionale Nicola Nascosti, l’ex onorevole Alberto Fluvi, la candidata sindaco del Pd a Empoli Brenda Barnini, il vicesindaco di Empoli Carlo Pasquinucci, il segretario del Pd dell’Empolese-Valdelsa Enrico Sostegni, gli assessori di Empoli Franco Mori e Niccolò Balducci, il candidato sindaco del Pd a Vinci Giuseppe Torchia, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Empoli Capitano Giuseppe Postillo, il luogotenente della Stazione di Empoli Giuseppe Canfora e l’assessore di Vinci Cristina Pezzatini. Assente il sindaco Luciana Cappelli che però ha visitato in mattinata la salma di Giovanni Pagliai. Le condoglianze sono arrivate anche dal Cardinal Betori che ha voluto lansciare un messaggio di vicinanza all’ex Governatore, ma che non era presente perché impegnato nella visita pastorale. Era presente anche il vicegovernatore della Misericordia di Empoli Pier Luigi Ciari, e Alberto Corsinovi, direttore generale dell’assemblea della Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana.
Tantissimi i volontari presenti, ma anche i cittadini, amici o conoscenti, che hanno voluto essere qui per ringraziare Giovanni Pagliai per gli oltre 20 anni di impegno nella Misericordia e sul territorio.
La messa è stata concelebrata dal proposto di Empoli don Guido Engels e da don Corso Guicciardini, della Madonnina del Grappa. Accanto a loro altri sacerdoti della zona.
La salma si trovava all’interno della Cappella dell’Annunciazione della confraternita da mercoledì 19, sempre accompagnata dalla presenza costante di due volontari della Misericordia che hanno vegliato la salma per oltre 30 ore. La bara è stata portata a spalla da Paolo Ribecchini, uno degli storici volontari della confraternita, fino all'altare, preceduta da un vessillo a lutto della Misericordia.
Ad aprire la cerimonia il figlio Federico, che, commosso, ha ricordato l’estremo “amore per gli altri” del padre e si è interrogato sul senso della sua morte: “Mio padre era una persona molto generosa che ha sempre dato tanto amore. Dio ha resuscitato mio padre nella misura in cui questo amore vive in noi”
Recentemente in un’omelia il Papa ha detto che la via giusta del cristiano è quella di colui che “si china sui fratelli”, un’idea questa che è stata da sempre la missione di Giovanni Pagliai, un precetto che l’ex Governatore ha sempre voluto insegnare anche ai volontari.
Nel suo intervento, il volontario Gionatan Fatichenti, ha parlato a nome di tutti i ragazzi impegnati nell’importante servizio offerto dalla Misericordia alla cittadinanza e a chi è in difficoltà: “Giovanni Pagliai diceva che eravamo troppo tecnici, voleva che fossimo vicini alle persone. Ci ha inseganto che la vita era degna di essere vissuta solo nell’idea di carità e accoglienza. Questo è il grande messaggio che ci ha lasciato e noi lo ringraziamo e giuriamo di seguire le tue orme”
“Se oggi – spiega il vicegovernatore Ciari – la Misericordia è quella che è, questo è merito anche di Giovanni. Lascia una grande e difficile eredità, ma gli chiediamo di darci una mano da lassù” Poi un ultimo saluto con il saluto rituale della Misericordia: “Che i’ Dio te ne renda merito”.
Un breve corteo ha seguito la bara fino alla sede della Misericordia di Empoli in via Cavour dove la bara è stata rivolta verso quella che è stata per oltre 20 anni la seconda casa del Governatore. Una sirena d'emergenza ha suonato per qualche secondo nel silenzio del corteo: l'ultimo 'rito' con cui la confraternita ha salutato il suo Governatore.
Il corpo sarà sepolto nel cimitero della misericordia di Pozzale ad Empoli, a fianco di Monsignor Giovanni Cavini, ex proposto, molto legato alla Misericordia.
LA FOTOGALLERY
- (foto gonews.it)
- Pierluigi Ciari al funerale dell’amico Giovanni Pagliai (foto gonews.it)
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